Comunali, il monito dei civici al Pd con la benedizione di Doria: “Per vincere ci devono ascoltare”

  • Postato il 13 gennaio 2025
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marco doria

Genova. “Qui ci sono tante energie che devono essere coagulate in qualche modo. È una disponibilità che va colta e valorizzata e questa è la condizione essenziale per vincere“. La benedizione finale arriva dall’ex sindaco Marco Doria, autore della postfazione al libro Tocca a noi! oggetto di una sorta di conferenza stampa nel tardo pomeriggio in un dehors ai giardini Luzzati. Un pamphlet, ancora non dato alle stampe, che raccoglie in tutto 13 contributi dell’area civica di sinistra, coincidente in buona parte con chi nelle scorse settimane aveva invocato le primarie contro l’imposizione di un candidato sindaco targato Pd.

“Questo libro parte dal presupposto che, quando una città in declino riesce a intraprendere un cammino di recupero, succede sempre con una classe dirigente abbastanza giovane, che si è cimentata nell’elaborazione di un pensiero prima di andare al governo – spiega l’economista Andrea Acquarone, regista dell’operazione -. È un simbolo e un’immagine, primo elemento di un discorso che necessariamente deve essere più ampio, punto di partenza di un discorso solo positivo, che speriamo possa essere accolto”.

Di sicuro, dopo l’accelerata di Bucci che ha incassato il via libera del centrodestra ligure per candidare Piciocchi – fermo restando che l’ultima parola spetta a Roma – sono ore di fermento per il centrosinistra genovese in vista delle comunali in primavera. In queste ore il Pd ha avviato le consultazioni per determinare il perimetro della coalizione, a cominciare da Italia Viva. Al tavolo verranno convocati partiti, ma anche associazioni e gruppi di attivisti. “Per ora non siamo stati invitati“, riferisce Acquarone, che si è assunto il ruolo di referente per il movimento rappresentato dal libro di prossima pubblicazione. Tra gli autori ci sono anche figure entrate nell’orbita dei civici di Andrea Orlando, come la prorettrice Adriana Del Borghi e l’avvocata Ilaria Gibelli.

civici acquarone

Come sempre si pone l’accento sui temi, perché “devono vincere le idee e le prospettive, a prescindere dall’esito delle elezioni – sostiene Marco Montoli, storico leader del Ce.Sto, tra gli autori del pamphlet -. Va rimessa in piedi un’idea di città”. Ma il punto di caduta sarà comunque la candidatura. “Siamo in grado di esprimerla noi? Eventualmente sì, dovremo decidere chi”, puntualizza Acquarone. Mentre Luigi Cornaglia, oggi imprenditore, in passato coordinatore della campagna di Doria per le primarie, alza la voce: “Ci è stato detto che il candidato lo sceglie il partito che ha preso più voti. Il Pd dice: la coalizione la guidiamo noi. Va benissimo, la guidassero però”. Insomma: “Spetta al Pd scegliere il candidato, noi ragioniamo e ci poniamo in un’ottica di stimolo. Se i moniti non vengono ascoltati, allora è un dialogo che non ha molto senso“, chiosa Acquarone.

La presenza di Marco Doria riporta alla mente l’operazione del 2012, che sancì poi l’ultima vittoria del centrosinistra alle elezioni. Ma è lui stesso a chiarire: “Questa non è una corrente organizzata e ovviamente non è in contrapposizione alle forze politiche. Non è solo un libro, ma un gruppo di persone che si sono messe insieme ad analizzare la realtà di Genova senza presentare un’immagine finta, luccicante. A questa amministrazione attribuisco la responsabilità di far finta che la città non sia in difficoltà”. Intervento finale accolto da applausi.

Autore
Genova24

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