Comunali Genova, si apre la partita dei municipi: le ipotesi sui candidati presidenti

  • Postato il 19 febbraio 2025
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  • Di Genova24
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Genova. Se l’attenzione mediatica in queste ore è tutta concentrata sulla competizione tra i candidati alla poltrona di sindaco di Genova, Pietro Piciocchi e Silvia Salis, l’altra sfida, altrettanto calda è quella sul piano dei nove municipi. Vere e proprie città nella città, parzialmente indeboliti dei propri poteri operativi, almeno dopo la riforma voluta da Marco Bucci, ma comunque bacini di consenso e fulcri del rapporto tra istituzione e cittadini.

Ufficialmente le discussioni – e le trattative – sui possibili candidati alla presidenza non sono ancora entrate nel vivo. E se da una parte Pietro Piciocchi, frontman del centrodestra, ha affermato che “nel giro di una settimana” la geometria sarà definita, nel campo progressista il tema delle candidature non è ancora stato neppure sfiorato a livello di tavolo della coalizione.

Altro discorso per quanto riguarda le singole forze, tutte interessate ad avere spazio e, possibilmente, ad averlo in municipi che non siano troppo difficili da conquistare. Oggi sette municipi su nove sono retti dal centrodestra (tutti tranne Valpolcevera e Centro Ovest) ma la storia futura è tutta da scrivere.

I ragionamenti si basano su vari criteri: gli equilibri emersi dall’andamento di voto alle ultime regionali, il peso politico di un partito nella coalizione ma anche le esperienze di governo fatte fino ad adesso e, ultimo ma non ultimo, il rispetto delle quote di genere. Naturalmente non manca la tattica e, l’impressione, è che sia centrodestra sia centrosinistra stiano alla finestra per capire quali saranno i candidati avversari.

Nel centrodestra è sfida nella sfida, si sgomita per le roccaforti orientali

Nonostante gli auspici di Piciocchi, probabilmente i tempi saranno più dilatati, anche perché non è stato ancora definito lo schema di spartizione tra le forze della coalizione. In cima alla lista dei desiderata ci sono i due municipi considerati blindati, il Medio Levante e il Levante: di certo almeno uno andrà a Fratelli d’Italia, primo partito alle regionali, e praticamente tutti nutrono ambizioni sull’altro. La Lega, oltre a Nervi e dintorni, potrebbe reclamare il Ponente e il Centro Ovest. In linea di massima gli uscenti sono considerati ricandidabili, ma la regola non varrà per forza erga omnes, anche in funzione dei mutati equilibri interni.

Date queste promesse, l’unico punto fermo al momento sarebbe la riconferma di Anna Palmieri sul Medio Levante, dove Fratelli d’Italia raggiunge percentuali bulgare alle urne, specialmente in zona Albaro.

Il Levante, come detto, lo vogliono tutti. È considerato un altro municipio “sicuro”, anche se le incognite non mancano: Silvia Salis è cresciuta a Sturla, nell’impianto sportivo dove il padre Eugenio lavorava come custode, e oggi abita a Quinto, perciò un “effetto traino” è nell’ordine delle possibilità. Se diventasse prerogativa leghista sarebbe pronto l’ex assessore Giorgio Viale, ma nel partito non tutti lo vedono di buon occhio. Non si escludono perciò altre ipotesi: “a disposizione” c’è pure il consigliere comunale Nicholas Gandolfo, new entry nel partito di Giorgia Meloni al seguito di Lilli Lauro dopo l’elezione nella Lista Toti, mentre Vince Genova spinge per il presidente uscente Federico Bogliolo, nel frattempo entrato in Consiglio regionale, non più così restio all’idea del bis.

Per il Centro Est, dove l’esito del voto è più che mai incerto e polarizzato a seconda delle zone, il nome nuovo al vaglio è quello di Federica Cavalleri, consigliera comunale transitata pure lei di recente in Fratelli d’Italia, già assessora municipale nel primo mandato di Andrea Carratù (il quale, è ormai certo, si candiderà per Tursi). Sul tavolo ci sono anche due nomi civici, quelli di Davide Mazzarello e Daniela Marziano, attuale vicepresidente.

In Centro Ovest i rumors insistono sul leghista Davide Rossi, referente locale del comitato di Roberto Vannacci, che non nega la propria disponibilità, ma nello stesso partito c’è Fabrizio Radi, già candidato nel 2022 contro Colnaghi, e scalpita pure il consigliere Andrea Ferrari. Nonostante la patata bollente dei depositi chimici a Sampierdarena, è considerato un municipio contendibile.

Per il Medio Ponente, dove Cristina Pozzi ha ben poche chance di ripetere l’esperienza (anche se non le dispiacerebbe), una delle ultime opzioni emerse è Nunzio Rondoni, consigliere municipale di Forza Italia. Del resto gli azzurri, che non dispongono di una rosa molto ampia, non vogliono rinunciare a riempire almeno una casella. In alternativa si valuta pure l’assessora Teresa Lapolla, tecnicamente in quota Piciocchi. La Lega non ha particolari interessi qui, ma nel caso sarebbe pronto Maurizio Amorfini, dipendente di Fincantieri, già consigliere comunale.

A Ponente si configura un possibile derby leghista tra Lorella Fontana, esponente di lungo corso sul territorio, e l’assessora Paola Bordilli che potrebbe sfruttare un’opportunità alternativa a un ipotetico futuro assessorato (lei in realtà smentisce questa ricostruzione). In ogni caso il Carroccio potrebbe mollare il colpo, anche perché i pronostici per il fronte occidentale non sono buoni e non c’è la fila per accaparrarsi il posto.

In Bassa e Media Valbisagno sembrano orientati alla ricandidatura i due presidenti uscenti, entrambi di area civica, Maurizio Uremassi e Angelo Guidi. Quest’ultimo ha sciolto le riserve dichiarandosi pronto a correre se la coalizione indicherà il suo nome. In ogni caso Vince Genova avrebbe opzionato proprio i due municipi di vallata, quindi la scelta sarebbe semplice.

La cenerentola dei municipi per il centrodestra è la Valpolcevera, dove sarà durissima scalfire il dominio dei progressisti confermato alle urne lo scorso ottobre. Tra i profili più forti c’è il consigliere delegato Alessio Bevilacqua della Lega, ma chi lo conosce dice che non sarebbe entusiasta di lanciarsi in una sfida tanto proibitiva. Non si esclude, a questo punto, una nuova corsa di Fabrizio Belotti, che potrebbe anche figurare come quarto candidato dell’area civica.

Tra municipi blindati e mission impossible, le ipotesi nel centrosinistra

Qualche settimana fa uno dei “grandi vecchi” del Pd, Claudio Burlando, attraverso la chat Vasta aveva auspicato che il campo largo potesse essere in grado di presentare allo stesso tempo candidato sindaco e candidati presidenti dei municipi. Non è stato così ma adesso il tempo stringe anche su quel fronte.

Alcuni municipi sembrano “blindati”, il Centro Ovest – su cui dovrebbe restare candidato l’attuale presidente Michele Colnaghi, e la Valpolcevera, che dovrebbe restare in capo al Pd, ma sugli altri territori, quelli oggi governati dal centrodestra, i giochi sono molto più aperti.

Partiamo appunto dalla Valpolcevera. Anche qui, come accade nel municipio Levante con Federico Bogliolo, abbiamo un “Federico” presidente che però è anche stato eletto in consiglio regionale. Nelle passate settimane Federico Romeo era stato tra i papabili candidati sindaco ma oggi torna d’attualità – esclusi i profili di incompatibilità tra le cariche – la possibilità che resti al comando del “parlamentino” di vallata. Gli altri nomi in ballo sono quelli di Michele Versace, già in municipio prima con Gianni Crivello e poi con lo stesso Romeo ma si fa largo anche l’ipotesi di candidatura di Martina Caputo, avvocata e assessore municipale.

Nel Centro Ovest il pentastellato Michele Colnaghi non nasconde la volontà di proseguire il lavoro iniziato e, sulla carta, il suo ruolo non sarebbe messo in discussione. Anche se dal Pd sul territorio non è mai mancata, e probabilmente non mancherà, l’azione di pungolo nei suoi confronti. Se il M5s rivendica l’impegno in battaglie cruciali, come quella contro i depositi chimici, il mondo dem rimarca il radicamento territoriale e l’attenzione per alcuni aspetti legati alle manutenzioni. Ma il Movimento 5 Stelle non disdegnerebbe di correre anche in un altro municipio, magari proprio il popoloso, e attiguo, Medio Ponente dove però sarebbe in ballo anche Elisa Somaglia, Pd oppure un o una esponente di Avs.

Tra gli obbiettivi considerati “alla portata” del centrosinistra c’è sicuramente quello di riprendere possesso del municipio Ponente, perso dopo anni di governo nel 2022. Anche qui sembra scontata la “bandierina” del Pd che potrebbe schierare Rita Bruzzone, vicepresidente del consiglio comunale, “pasionaria di Crevari” o, in alternativa, il consigliere municipale Matteo Frulio.

Nel municipio Centro Est spazio a Simona Cosso, segretaria provinciale di Sinistra Italiana. D’altronde il territorio del centro storico, con Castelletto, Oregina e Lagaccio, è quello dove i rossoverdi hanno ottenuto i risultati migliori alle ultime tornate elettorali. Sempre nei rossoverdi, però, un altro nome caldo è quello della consigliera municipale e urbanista Francesca Coppola. D’altra parte, a reclamare spazio è pure la galassia civica che ruota intorno al Ce.Sto riunita nel gruppo Tocca a noi di Andrea Acquarone.

Si fa il nome di Fabrizio Ivaldi, capogruppo del Pd in municipio e già assessore sotto la presidenza di Ferrante, per la Bassa Val Bisagno. In Media Val Bisagno sono diversi i partiti a “dare disponibilità” con opzioni che vanno dai Dem Claudio Villa, tra i decani del consiglio comunale, al più giovane Lorenzo Passadore, riferimento Pd nel municipio, ma senza dimenticare il ruolo di Linea Condivisa sul territorio: la figura ipotizzata sarebbe quindi quella della tesoriera Erika Venturini.

Ci sono poi i municipi “ardui” per il campo progressista poiché roccaforti del centrodestra: il Levante e il Medio Levante, roccaforti del centrodestra. A Levante potrebbe tentare la corsa il Pd Giovanni Calisi. Meno realistiche le voci che individuano Serena Finocchio come candidata visto sforzo già fatto alle ultime comunali mentre per lei sembra più plausibile la corsa per Tursi.

Ancora più incognite sul Medio Levante, dove il candidato potrebbe non essere soltanto di bandiera: se l’area variegata di Tocca a noi non fosse tenuta in considerazione per centro storico e dintorni, una suggestione porta a Elena Putti, ex Pd, ma legata personalmente a Silvia Salis e sua forte sostenitrice ma ad avere  più di una chance di correre come presidente del Medio Levante è anche la consigliera comunale di Avs Francesca Ghio.

Autore
Genova24

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