Comunali, è scontro (in differita) Salis-Piciocchi sulle nomine pubbliche

  • Postato il 4 maggio 2025
  • Copertina
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
salis piciocchi

Genova. È ancora scontro “in differita” tra Silvia Salis e Pietro Piciocchi, candidati sindaco dei principali schieramenti alle imminenti elezioni comunali. I due hanno infatti partecipato con gli altri candidati al primo confronto pubblico organizzato da Genova Inclusiva e moderato da Marco Macrì, ma se i toni al Cap sono stati tutto sommato pacati, a dibattito finito si sono alzati tra comunicati stampa e repliche.

Il nodo delle nomine pubbliche

Tema del contendere, le nomine pubbliche. La domanda era una di quelle arrivare dal pubblico, e riguardava anche la gestione degli appalti. Salis ha chiarito che il Comune dovrà vigilare soprattutto sui subappalti tramite municipi (la decentralizzazione dei poteri è uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale) e che metterà al centro legalità e trasparenza, aggiungendo poi che per le nomine “vanno trovate persone competenti”, e questo anche “all’interno dell’area politica”.

Piciocchi dal canto suo ha confermato che esistono “gli avvisi pubblici con i requisiti di merito” per le nomine e “la discrezionalità del decisore politico. Ma noi abbiamo scelto anche persone al di fuori della nostra area”.

L’attacco di Piciocchi: “Per Salis le nomine del sindaco devono essere di provenienza della propria area politica”

A confronto finito, Piciocchi ha quindi attaccato Salis: “Difficile dare credito alla Salis che nel confronto pubblico alla sala del Cap ha chiarito che per lei tutte le nomine che spettano al sindaco – in enti e partecipate – debbano essere di provenienza della propria area politica. Chi oggi si erge a paladina della democrazia e del rispetto istituzionale, nei fatti dimostra di voler aprire una stagione di conflitto permanente che la città ha già vissuto ai tempi delle giunte Doria e Vincenzi con esiti disastrosi. Un modello di scontro ideologico che non fa bene a Genova e che rischia di isolarla, chiudendola in una dinamica sterile di contrapposizione con chi governa Regione e Paese”.

“Per continuare a crescere, questa città ha bisogno di sinergia tra istituzioni, di concretezza, non di teatrini politici e slogan stanchi – ha concluso Piciocchi -A Genova serve un sindaco capace di collaborare e di porsi con rispetto nei confronti di tutte le istituzioni, non qualcuno che cerca ogni giorno un nemico per nascondere la propria mancanza di proposte”.

La replica di Silvia Salis: “Parole pretestuose e ipocrite”

A rispondere al facente funzioni sindaco e avversario politico è stato il Comitato Silvia Salis Sindaca: “Le dichiarazioni fatte a seguito del confronto tra candidati promosso da Genova Inclusiva da parte del candidato Piciocchi appaiono estremamente pretestuose. Non solo Silvia Salis, nel rispondere a una domanda posta dai cittadini in forma scritta relativa alle nomine fatte dall’amministrazione comunale ha ribadito molteplici volte che il metro con il quale devono essere fatte queste scelte è quello della competenza, ma ha anche sottolineato come non vi siano solo tecnici di area ma anche profili che non hanno mai espresso appartenenza politica”.

Appare ipocrita da parte di Piciocchi sollevare questo tema vista la consuetudine di giunte comunale e regionale negli ultimi dieci anni di nominare  soggetti di conclamata vicinanza agli amministratori in carica – concludono dal Comitato – A confermare questo dato la presenza di candidati anche in questa tornata elettorale nelle liste di centrodestra, che negli scorsi anni hanno ricevuto consulenze altamente retribuite. Questo attacco sembra mirato a voler distogliere l’attenzione dalla fredda accoglienza che i cittadini hanno riservato al candidato di centrodestra tra fischi e proteste presso il Cap”.

I fischi in questione sono arrivati quando Antonella Marras, candidata indipendente di sinistra, ha sottolineato come queste elezioni comunali siano legate “alla fine di un sistema corrotto, antidemocratico e consortile con il sindaco che non ha esitato a candidarsi in Regione per salvare il salvabile”. Applausi dal pubblico, ma quando Piciocchi ha chiesto di moderare i toni sono arrivati i fischi.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti