Comunali, Brusoni (Lega) contro Salis: “Altro che civica, candidata del Pd in una coalizione inesistente”. Lei replica: “Mi fa sorridere”
- Postato il 31 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Altro che ‘civica’, Salis è candidata del Pd. Dopo il ‘no’ al nuovo Galliera e lo scontro Calenda-M5S la sua coalizione non esiste più”.
A parlare è l’assessora comunale Marta Brusoni, che attacca Silvia Salis, candidata sindaca del campo largo, definita anche da Matteo Renzi la candidata civica che tiene insieme tutta la coalizione: “Accozzaglia o, piuttosto, ormai coalizione inesistente? I pentastellati a Genova si sono già schierati contro la candidata del Pd e hanno sconfessato Silvia Salis ribadendo il loro ‘no’ all’attuale progetto del nuovo Galliera, che di fatto vorrebbero bloccare. Il leader di Azione Carlo Calenda ha in sostanza detto che è necessario ‘cancellare’ gli alleati del M5S. Oggi pomeriggio a Sestri Ponente arriva la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein per un comizio volto a incoronare la loro candidata a sindaco”, dice Brusoni, ricordando che “stamane Silvia Salis ha insistito nell’affermare che la loro coalizione sarebbe unita e non ha ancora gettato la sua finta maschera di candidata ‘civica’ e ‘indipendente’”.
“Come se non fossero bastate le sue foto sotto l’immagine di falce e martello al circolo Pd di Sampierdarena o quelle con i leader di Avs Bonelli e Fratoianni nel centro storico – prosegue Brusoni – Insomma, i soliti bla bla bla, ma smentiti dai fatti. I genovesi, che non sono mica scemi, sono abituati all’incoerenza, all’ipocrisia e alla disonestà intellettuale della sinistra radical chic. Lo hanno visto anche in passato, con la ‘decrescita felice’ della giunta Doria e i disastri della giunta Vincenzi. Pertanto, rispetto ai ‘Signori del No’ i genovesi meritano un’amministrazione del fare, come ha dimostrato di essere quella del centrodestra unito per Pietro Piciocchi sindaco”.
A Brusoni ha risposto proprio Salis: “A me fanno molto sorridere queste cose, le trovo anche delle operazioni di comunicazione che si commentano un po’ da sole. Quando sono venuti ho incontrato i leader di Avs, e Conte, quando 5 Stelle hanno presentato il loro programma era in collegamento, ma se fosse stato a Genova l’avrei incontrato. È venuto Matteo Renzi a presentare il suo libro, oggi c’è Schlein e gli altri arriveranno. È normale in una coalizione fatta da partiti nazionali, non dovrei insegnarlo a nessuno. Trovo che in questo non ci sia niente di strano”.
“Tra l’altro – prosegue Salis – Schlein non è neanche la prima, quindi veramente a me fa un po’ sorridere. Comunque capisco che è nella dialettica di una campagna elettorale lanciarsi in qualsiasi tipo di osservazioni per avere il titoletto, per avere considerazione, però detto questo, io penso che siano cose normali, come se venisse Meloni, come se venisse Salvini o chiunque vuol venire dei leader nazionali. Capite che questa operazione di dover commentare, dover trovare in ogni cosa un problema, una criticità. Sinceramente io non posso neanche soffermarmi più di tanto a commentare”.