Comunali 2025, Genova torna “rossa”: la mappa del voto quartiere per quartiere

  • Postato il 27 maggio 2025
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mappa voto comunali 2025

Genova. Dopo otto anni di centrodestra Genova è tornata rossa. A suggerirlo non è solo metaforicamente l’esito delle elezioni – che vede Salis prevalere al primo turno con più del 51% dei voti – ma anche l’impatto cromatico della mappa del voto nei quartieri generata dal Comune. Nessun grande cambiamento rispetto alle regionali del 2024 che avevano già messo in allarme la squadra di Bucci e Piciocchi: a parte qualche recupero nel Levante e in Media Valbisagno, il predominio del centrosinistra si è confermato pressoché ovunque con la significativa eccezione di quelle che si potrebbero chiamare a buon titolo roccaforti blu: Carignano, Albaro e buona parte del litorale orientale.

Centro

Il centro storico si conferma un baluardo inespugnabile del centrosinistra che conquista percentuali bulgare in alcune zone della Maddalena: nella sezione 288 Silvia Salis supera il 75% lasciando Piciocchi al 21%, in diverse zone del Molo sfonda il 70% e in generale viaggia ben oltre il 60% nei caruggi.

mappa voto comunali 2022
La mappa del voto alle comunali del 2022

Esiste una linea di demarcazione netta che separa la città vecchia da Carignano e San Vincenzo. Nella sezione 365, quella del governatore Marco Bucci, Piciocchi vince col 57,5% e gode di percentuali simili in tutto il quartiere. In zona Corvetto oltrepassa il 60%.

Meno omogeneo il comportamento di Manin e Castelletto. In via Assarotti il candidato del centrodestra porta a casa il 54%, al Righi supera il 56% e in generale prevale in alcune sezioni orientali della circonvallazione a monte. Il resto si conferma rosso con percentuali ragguardevoli: nella sezione 346 di via Acquarone e dintorni Salis arriva al 58%, nella 333 di San Nicola supera il 60%.

Scontato l’esito del voto al Lagaccio, quartiere interessato dal progetto della funivia dei forti a lungo osteggiato dai comitati. Nella sezione 303 tra via Napoli e via Ponza è un plebiscito per il centrosinistra (71%) e così anche nella parte più bassa (70%). Tutta Oregina è rossa con percentuali anche superiori al 60%, tranne un paio di sezioni nei pressi di via Vesuvio e via Casaccia. Riconquistata anche tutta San Teodoro con numeri generalmente superiori alla media cittadina.

mappa voto regionali 2024
La mappa del voto alle regionali 2024

Ponente

Le delegazioni occidentali della città tornano in mano alle forze progressiste con pochissime eccezioni. Nella parte bassa di Sampierdarena, nonostante la vicenda dei depositi chimici, il centrosinistra non raggiunge risultati clamorosi ma supera ampiamente il 50% in tutte le sezioni, mentre nella zona di via dei Landi, coinvolta nel progetto di riattivazione della linea merci del Campasso, raggiunge il 62%. Si distingue la sezione 210 (via Spataro) dove Piciocchi la spunta col 50,8%.

Silvia Salis vince a Cornigliano (in particolare a Coronata dove conquista il 64,5%) ma fatica di più nella parte bassa, tanto che nella sezione 122 (via dei Sessanta) la partita finisce in perfetto pareggio, 135 voti ciascuno, il 48,91%. A Sestri Ponente, scelta da Elly Schlein per il primo comizio della campagna elettorale, il centrosinistra fa l’en plein viaggiando oltre il 60% a via Sestri e zone limitrofe.

Anche Pegli, zona tradizionalmente più ricca nell’ambito del Ponente, si converte al rosso arrivando in qualche caso al 58-59%. Resistono solo alcuni tratti del lungomare, il complesso di Pegli 2 e viale Villa Gavotti, dove Piciocchi prende il 49%. A Multedo bassa – la zona dei depositi chimici – vince il centrosinistra col 56%.

L’estremità occidentale è ancora un fortino del centrosinistra, che in molte sezioni di Pra’ supera agevolmente il 60%. Al Cep – che anche stavolta registra un’affluenza bassissima, addirittura fino al 22% nella sezione 24 – vincono i progressisti tranne che in una parte di via Novella dove Piciocchi passa col 51,8%. A Voltri Silvia Salis vola al 66,5%, 65% nella rossa Crevari.

Valbisagno

Luci e ombre per entrambi i candidati in una vallata segnata da progetti conflittuali. A San Fruttuoso i risultati locali riflettono grossomodo quelli cittadini, ma alcune sezioni hanno premiato il centrodestra, tra cui la 456 del vicesindaco Pietro Piciocchi che ha vinto a casa sua col 50,9%. Risultati piuttosto incerti anche a Marassi, dove il centrosinistra prevale col 50-55% ma perde alcune sezioni nel cuore del quartiere: in via Bertuccioni gli avversari ottengono il 55,5%. Lungo il Bisagno si fa sentire l’effetto Skymetro (Salis sfiora il 58% in via Moresco). Quezzi rimane una zona decisamente rossa, arrivando al 64,7% nella Pedegoli che ha dato i natali a Claudio Burlando, e pure il Biscione vede una prevalenza dei progressisti al 52-54%.

Discorso a parte per la Media Valbisagno, la cui definizione cromatica è più incerta per quanto riguarda le preferenze espresse sui candidati sindaci, nonostante la chiara vittoria del centrosinistra nell’elezione municipale. Sovrapponendo ai colori la mappa delle strade e dei quartieri è chiaro come sul voto abbia pesato il macigno dello Skymetro. In tutte le sezioni di Staglieno, infatti, dove l’opera è considerata più una servitù che un servizio, la vittoria della coalizione guidata da Silvia Salis è stata netta. Parenzo, via Bobbio (su cui pesano il progetto della nuova rimessa e l’incertezza sui futuri cantieri), via Burlando sono rosse con punte di preferenze fino al 57% per il Salis. Risalendo la vallata, però, la situazione cambia: la zona di Montesignano si è schierata per il centrodestra, la dirimpettaia Gavette (anche qui alle prese con cantieri e servitù) per il centrosinistra, come Pontecarrega, storica “Stalingrado” della vallata, e via Terpi, alle prese con lo scolmatore e il dissesto. Poi San Gottardo tutta blu e Molassana spaccata in due, con la parte bassa per il centrodestra e la parte alta per il centrosinistra. Salendo ancora, anche Struppa e Sant’Eusebio risultano sostanzialmente divise, mentre Prato (depennata dal progetto dello Skymetro) e Fontanegli tornano rosse. Da notate invece il seggio di via Lodi, rimasto grigio per via del pareggio dei due schieramenti arrivati entrambi al 47.9%.

Valpolcevera

Exploit di Michele Versace in Valpolcevera, in piena continuità con il governo del municipio di Federico Romeo, eletto in consiglio regionale. Versace sfiora il 60% contro della ex Pd Giorgia Mannu (Vince Genova), che si ferma al 35,5% e anche il voto per sindaco e consiglio comunale viaggia sulla stessa lunghezza d’onda.

La vallata si conferma roccaforte della sinistra con Salis che dilaga in gran parte dei quartieri, con alcune sorprese, ad esempio a Cesino, l’area più interna, o in una grossa sezione di Bolzaneto (la 175) e poi sulle alture di Rivarolo e nei quartieri popolari, ex diga in primis.

Salta all’occhio il risultato del Garbo, “regno” della ex sindaca Marta Vincenzi, dove Piciocchi vince con il 48% sul 44 di Salis. Stupisce, qui, il 6,6% di Mattia Crucioli, risultato ben più alto della media nel resto della città. Per il resto il centrodestra, dove vince, vince grazie al traino di Lega e delle liste civiche Vince e Orgoglio Genova, con candidati ormai radicati in alcune comunità.

Ad ogni modo si tratta di macchie blu su sfondo rosso. Da notare il 65% di Silvia Salis nella zona di Brin, interessata dai cantieri per il prolungamento della metropolitana e del nodo ferroviario.

Da notare anche come non abbia pagato particolarmente, in termini elettorali, la pressione del mondo dei comitati che, in linea teorica, avrebbe dovuto sostenere la candidata della Sinistra Alternativa, Antonella Marras, sotto il 2% praticamente in tutta la vallata.

Levante

Albaro è sempre più la riserva elettorale del centrodestra a Genova, un netto predominio che stavolta non basta a equilibrare il sentimento opposto di altri quartieri. Percentuali clamorose nella sezione 405 di San Giuliano dove Piciocchi sfiora il 75%, intorno a via Siena oltrepassa il 72% e in generale si attesta quasi ovunque oltre il 60%. Curiosa tuttavia la situazione della sezione 401, tra via Piave via Battisti, dove Salis riesce a spuntarla col 48,81%. La Foce è quasi tutta blu (tranne un paio di sezioni vicino a piazza Palermo) con cifre che superano il 60% man mano che ci si avvicina al mare. A San Martino è difficile individuare un vincitore, ma il centrodestra primeggia nella zona dello stadio Carlini (52%) e pure Borgoratti appare in sostanziale equilibrio.

Il resto del Levante costiero vede confermata la tradizionale prevalenza del centrodestra, in certi casi anche oltre il 60%, ma con diverse macchie rosse: a Quarto (zona Gaslini) vince il centrosinistra col 56,3%, a Priaruggia supera di poco il 50%, a Quinto Bagnara 49,9%. Ma soprattutto Silvia Salis riesce a portare con sé la sua sezione, la 331 di Murcarolo, che la sceglie col 49,04% dei voti, comunque sufficienti a battere lo sfidante (45,96%). Nervi, dove è cresciuto Marco Bucci, non tradisce il centrodestra, che nella nella zona del porticciolo supera il 60%.

La linea di demarcazione rappresentata da corso Europa vale spesso, ma non in tutti i casi. La Valle Sturla rimane rossa ma con percentuali risicate (Salis al 48,4% a Bavari e 47,2% a San Desiderio e Apparizione) mentre a Quarto Alto vince Piciocchi con poco più del 50% (a parte la sezione 632 dove si verifica un pareggio, 160-160 voti, il 49,08% a testa). A Colle Ometti la spunta di poco il centrosinistra (49-51%).

 

 

 

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Genova24

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