Como, Morata, il primo gol arriva fuori dal campo: il bomber si toglie un macigno da dosso

  • Postato il 20 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Tre partite in campionato per 118′ complessivi più 24′ in coppa Italia: Morata si sta piano piano inserendo nel Como di Fabregas nella sua quarta avventura italiana dopo le due con la Juve (felici) e quella incolore ed interrotta a metà col Milan. L’attaccante non ha ancora messo a segno alcun gol ma ha fatto segnare un importante risultato fuori dal campo.

Annullata richiesta risarcimento

Secondo El Confidencial, l’ Alta Corte di Madrid (TSJM) si è pronunciata a favore del calciatore Álvaro Morata e ha annullato una richiesta di risarcimento di 115.000 euro presentata dall’Agenzia delle Entrate per l’imposta sul reddito delle persone fisiche del 2016 .

La sentenza conclude che l’Agenzia delle Entrate ha commesso un errore nel perseguirlo per i pagamenti che il Real Madrid e la Juventus hanno effettuato al suo agente, Juanma López, nel 2014 e nel 2016. Ciò crea una reazione a catena, poiché altre richieste del Tesoro comportano l’annullamento di decine di richieste contro giocatori di calcio per lo stesso motivo.

La tesi dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha sostenuto che gli agenti lavorano solo per i giocatori e che, pertanto, questi pagamenti da parte dei loro club non sono altro che un modo occulto per aumentare gli stipendi dei giocatori. Mettendo in pratica questa argomentazione, l’Agenzia delle Entrate trasferisce i pagamenti ricevuti dagli agenti agli stipendi dei giocatori e impone loro di pagare la corrispondente imposta sul reddito delle persone fisiche.

Sebbene il TSJM non metta in discussione questo ragionamento, mette in discussione il modo in cui l’Agenzia delle Entrate ha giustificato tali affermazioni . In particolare, basandosi sull’articolo 13 della Legge Generale sulle Imposte. “Gli obblighi fiscali sono richiesti in base alla natura giuridica degli atti, dei fatti o delle transazioni effettuati”, afferma.

Inoltre, la Corte Suprema aveva già avvertito nel 2023 che l’Agenzia delle Entrate aveva oltrepassato i propri limiti e che la situazione sarebbe sicuramente cambiata se si fosse basata su altre disposizioni, come gli articoli 15 o 16 , che aprono la strada a controlli più precisi in materia.

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Virgilio.it

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