Commissariata l’Agenzia per i servizi sanitari: tutti i poteri a un uomo del governo. M5s: “Vogliono manipolare i dati”

  • Postato il 24 settembre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 6 Visualizzazioni

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) è stata commissariata. La Camera ha approvato il provvedimento in via definitiva il 23 settembre, con 145 voti a favore e 31 contrari. La legge prevede la nomina di un commissario straordinario, individuato nella figura di Americo Cicchetti – ex direttore generale della programmazione del Ministero della Salute -, il cui mandato scadrà il 31 dicembre 2025. Nelle mani di Cicchetti si concentreranno tutti i poteri, ordinari e straordinari, che prima spettavano al presidente, al direttore generale e al consiglio di amministrazione dell’Agenzia. Per il governo si tratta di una misura necessaria per tentare di risolvere le difficoltà gestionali di un ente strategico per il coordinamento sanitario tra Stato e Regioni. Ma le per le opposizioni il commissariamento è funzionale solo a nascondere gli errori dell’esecutivo nell’amministrazione della sanità pubblica e nella messa a terra dei fondi del Pnrr.

Il cuore del provvedimento è l’articolo 1. Qui vengono introdotte misure urgenti per garantire la piena operatività dell’Agenas attraverso la nomina di un commissario straordinario, necessario secondo il governo per risolvere la situazione di stallo in cui versa Agenas a causa delle difficoltà nella nomina dei suoi vertici. L’Agenzia è un organo fondamentale per il supporto tecnico-operativo alle Regioni e alle aziende sanitarie in ambito gestionale, economico e contabile. Per la deputata della Lega Simonetta Matone, “questo è un provvedimento equilibrato, efficace, che non aumenta la spesa pubblica, non aggrava l’apparato amministrativo, ma rafforza la capacità gestionale, garantisce trasparenze e valorizza le eccellenze del nostro sistema sanitario”.

“Siamo di fronte all’ennesimo commissariamento deciso dal governo Meloni: il 65esimo dall’inizio della legislatura. Una scelta che non nasce dall’urgenza, ma da una logica di accentramento e di controllo che svuota di fatto il ruolo delle istituzioni territoriali e mortifica il confronto democratico”, ha commentato Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari sociali del Partito Democratico. “È grave – prosegue – che un’agenzia strategica come Agenas, che opera a stretto contatto con le Regioni e monitora l’attuazione della riforma della sanità territoriale e del Pnrr, venga commissariata senza un percorso di condivisione. Questo conferma un metodo miope, che tradisce incapacità di governare la sanità pubblica”.

Per il M5s, si tratta di un “accentramento di potere senza precedenti”. La capogruppo del Movimento in commissione Affari sociali alla Camera, Marianna Ricciardi, accusa il governo di voler manipolare i monitoraggi di Agenas: “Avevamo proposto la trasformazione dell’Agenzia in un’autorità amministrativa indipendente, sul modello di Agcom e Anac. Una riforma utile per garantire autonomia e autorevolezza nell’attività di valutazione dei servizi sanitari. La risposta? Inammissibile” commenta Ricciardi. “Intanto – prosegue – il sito di Agenas racconta un’Italia dove i tempi medi per ottenere una visita specialistica sono sorprendentemente brevi: un giorno per una visita oculistica urgente, due per una dermatologica, uno per una cardiologica. Ma chi vive la sanità reale sa che non è così. Questi dati, sbandierati dal Governo come prova di efficienza, sono in realtà il frutto di una manipolazione: le rilevazioni unificano le prenotazioni del Ssn con quelle in libera professione intramoenia. Tradotto: se il cittadino è costretto a pagare una visita privata perché nel pubblico deve aspettare mesi, nei dati ufficiali questa visita viene comunque conteggiata come rapida. Un artificio che mistifica la realtà, illude i cittadini e consente al Governo di dire che va tutto bene”, conclude Ricciardi.

L'articolo Commissariata l’Agenzia per i servizi sanitari: tutti i poteri a un uomo del governo. M5s: “Vogliono manipolare i dati” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti