Come visitare (dentro) la Piramide di Cheope
- Postato il 23 novembre 2025
- Consigli
- Di SiViaggia.it
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Non tutti lo sanno, ma non è così scontato poter entrare in una Piramide. A parte le possibili difficoltà legate alla discesa, all’umidità e alle temperature, ciclicamente tutte le tombe vengono chiuse. Non solo per lavori di manutenzione e restauro, ma perché – a detta delle guide locali – “devono riposare”. È un’espressione molto bella, che manifesta tutto il rispetto verso queste opere d’arte, di vita e di morte.
Noi abbiamo avuto la fortuna di poter entrare all’interno della Piramide di Cheope, all’interno dell’altopiano di Giza, costruita per il faraone Khufu (Cheope) attorno al 2560 a.C. e l’unica delle Sette Meraviglie dell’Antichità ancora in piedi.
L’altopiano delle Piramidi di Giza
A circa 14 chilometri dal centro del Cairo, l’altopiano di Giza custodisce uno dei complessi archeologici più famosi al mondo: quello delle Piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, costruite tra il 2580 e il 2500 a.C., durante la IV dinastia dell’Antico Regno. Le tre piramidi sorgono una accanto all’altra sul bordo occidentale del deserto, simbolicamente dove il sole tramonta (il tramonto nell’antico Egitto era simboleggiato principalmente dal dio Atum, creatore dell’universo). La più grande è la Piramide di Cheope (o Grande Piramide), accanto alla quale si trova la Piramide di Chefren, riconoscibile per il rivestimento calcareo ancora visibile sulla punta, e poco più avanti quella di Micerino, la più piccola ma anche la più pregiata, un tempo rivestita di granito rosa di Assuan.
Davanti alle piramidi si trova (visitabile) l’antico Tempio della Valle, dove i sacerdoti officiavano i riti di imbalsamazione, collegato tramite una rampa monumentale ai templi funerari di ciascun faraone, ai piedi delle piramidi. A pochi passi sorge la celebre Sfinge di Giza, con corpo di leone (forza) e volto umano (intelligenza), probabilmente scolpita sotto il regno di Chefren per rappresentare il sovrano.
L’altopiano fu riscoperto da esploratori e archeologi a partire dal XIX secolo: gli scavi sistematici iniziarono nel 1817 con Giovanni Battista Caviglia ma continuano ancora oggi.

La Piramide di Cheope, com’è fatta
Costruita con circa 2,3 milioni di blocchi di calcare e granito, alcuni dal peso di oltre 60 tonnellate, la Piramide di Cheope fu realizzata in circa vent’anni da un esercito di operai stimato tra 20.000 e 100.000 persone. Nei pressi dell’altopiano sono stati trovati i resti del villaggio degli operai, completo di forni, ceramiche e iscrizioni che raccontano la loro vita quotidiana (birra compresa nel rancio!). La tomba era originariamente alta 146,6 metri; anche se oggi misura solo 138 metri circa perché nel tempo ha perso il rivestimento apicale.
La Piramide di Cheope è l’unica ad avere la camera funeraria posta sopra il livello del suolo, un dettaglio unico tra tutte le piramidi egizie. La precisione con cui è orientata ai punti cardinali (errore inferiore a 1/15 di grado) continua a sorprendere gli studiosi moderni.
Internamente si compone di un sistema di passaggi e camere disposti su più livelli. Gli ambienti principali sono la Grande Galleria di 46 metri, che conduce alla Camera del Re, sormontata da cinque camere di scarico sovrapposte, progettate per alleggerire la pressione del peso della piramide. Dentro si trova il sarcofago di Cheope. Dalla base della Grande Galleria si dirama un passaggio che conduce alla Camera della Regina, collocata al centro della struttura, la cui funzione è ancora dubbia (probabilmente fungeva da magazzino dove erano state deposte le offerte e provviste in dono al faraone per il suo viaggio verso l’aldilà).
All’esterno della Grande Piramide sono state rinvenute anche tre piramidi minori dedicate alle tre donne di Cheope, la madre, la sorella e la moglie. L’arredo trovato all’interno della piramide della regina è oggi esposto al Grand Egyptian Museum, inclusi il suo letto, i gioielli e i vasi canopi. Sempre al di fuori della piramide, si trovava la celebre barca solare del faraone, custodita per millenni in una fossa accanto alla base della piramide, oggi restaurata ed esposta in una sezione esterna del museo.

Entrare dentro la Piramide, i consigli
Entrare nella Piramide di Cheope è un’esperienza intensa, da tanti punti di vista. L’entrata si trova a circa 15 metri dal suolo, ci si arriva salendo dei comodi gradoni, e si apre in una caverna, scavata dal Califfo al-Ma’mun nel tentativo di entrare nella tomba. Questa che oggi è utilizzata dai turisti per la visita, non era l’entrata originale, anche perché le Piramidi per come erano concepite non prevedevano entrata, perché venivano chiuse per sempre.
Quasi da subito si sale piegati, lungo un cunicolo dotato di pedana in legno e corrimano, man mano che l’umidità aumenta e l’aria si fa densa.

Dopo circa 40 metri di tunnel, il passaggio si apre nella Grande Galleria (Grand Gallery): un corridoio alto 8,5 metri e lungo 46, con spigoli gettanti che scaricano il peso dell’imponente struttura.
Dalla galleria si accede, dopo un ultimo passaggio aperto tra i grandi blocchi, alla Camera del Re (King’s Chamber), interamente realizzata in blocchi di granito rosso di Assuan (una pietra molto potente a livello energetico), dove si trova il sarcofago di Cheope, spoglio ma imponente. Per non rimanere delusi bisogna sapere che la stanza, di circa 10 metri per 5, è priva di decorazioni o geroglifici, tipici nvece delle piramidi posteriori: qui è tutto sobrio ma immenso, tanto che alcune persone si concedono a pratiche di meditazione vicino alle pareti di pietra. Su una delle pareti si può notare il foro di 20 x 20 cm, utilizzato per le ispezioni con nuove tecnologie di scansione avanzate e robot esploratori.
Alcune avvertenze: all’interno fa molto caldo (anche oltre 35 gradi) e la percentuale di umidità è altissima. Il primo tratto è basso e stretto, bisogna stare piegati ed è a doppio senso, quindi il vero problema è quando si incontra qualcuno di grande statura o un po’ impacciato dal verso opposto: bisogna essere un po’ agili e lesti, ecco.
Info pratiche
Il complesso di Giza è aperto ogni giorno: dalle 8 alle 17 (da ottobre a marzo) e dalle 7 alle 18 (da aprile a settembre) e sono organizzati spettacoli di luci e musica dopo il tramonto. L’ingresso prevede un biglietto per la visita al sito (da 540 EGP, circa 16,50 Euro), inclusa la Sfinge e il Tempio della Valle; mentre per entrare all’interno della Piramide di Cheope è necessario un biglietto speciale (circa 900 EGP, oltre al biglietto base del sito).
All’interno del sito ci si sposta con navette con fermate nei punti di maggiore interesse o a piedi: il percorso è lungo e soleggiato praticamente tutto l’anno, quindi meglio portare acqua, cappello e crema solare (ci sono diverse bancarelle per acquistare bevande o la tipica keffia egiziana per ripararsi da sabbia e sole). Meglio indossare scarpe chiuse ed evitare di portare zaini ingombranti.
La visita all’interno delle piramidi non è adatta a chi soffre di claustrofobia, a chi ha problemi di tachicardia o mobilità ridotta, perché davvero fa molto caldo e a tratti manca l’aria. Senza allarmismo è bene essere consapevoli perché poi una volta dentro non è immediato tornare indietro. Entrare al mattino presto è la scelta più giusta specialmente nei periodi più caldi; o la sera, alla chiusura, si può godere di un paesaggio unico, con la luce del tramonto timida su piramidi e cammelli.

Il sito, sia fuori che dentro, ha qualcosa di estremamente mistico, ed è bene rispettarlo, evitando di alzare la voce, o di insistere troppo con foto e selfie, specialmente durante le salite e le discese, per non creare tappi nei percorsi.
Le architetture delle piramidi e i rituali che gli Antichi Egizi vivevano intorno alla morte e all’aldilà sono molto complessi e una guida potrebbe davvero fare la differenza. Non stupitevi però se la guida non entra nella piramide, ma spiega tutto fuori per aspettarvi all’uscita: loro non possono entrare, e ne hanno il divieto per evitare di creare ingorghi all’interno, e troppa confusione di lingue e spiegazioni.
Come arrivare alle Piramidi di Giza
Dall’Italia, Il Cairo è collegato con voli diretti giornalieri da Roma e Milano e la compagnia di bandiera, Egyptair, propone diverse promozioni convenienti specialmente per chi viaggia nel weekend. Le Piramidi si trovano a circa 14 km dal centro de Il Cairo e sono raggiungibili in metropolitana, taxi, con driver privato o in tour organizzati con partenza direttamente dall’hotel. Presto una passerella pedonale collegherà l’altopiano di Giza con il GEM, il più grande museo al mondo dedicato all’Antico Egitto.
Per prenotare una guida in lingua italiana e organizzare la visita abbinata al museo in modo veloce e comodo potrebbe aver senso affidarsi a un tour operator. Il network Gattinoni Travel, oltre ai pacchetti completi, organizza anche singoli servizi e visite con accompagnatore e guida, a seconda delle diverse esigenze ma con grande flessibilità.