Come sta andando lo sciopero generale di Cgil e Usb per Gaza
- Postato il 3 ottobre 2025
- Di Il Foglio
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Come sta andando lo sciopero generale di Cgil e Usb per Gaza
Oggi, 3 ottobre, è stato indetto lo sciopero generale nazionale da Cgil e Usb in solidarietà con la Flotilla e il popolo palestinese. I settori coinvolti sono: trasporti, sanità e scuola. I cortei stanno percorrendo le strade di tutta Italia da nord a sud, mentre negli scali ferroviari ci sono cancellazioni di treni e ritardi. L'iniziativa è stata giudicata illegittima dall'Autorità di garanzia sugli scioperi e ora i sindacati rischiano sanzioni e l’apertura di un procedimento formale. Il motivo è che non ricorrono i presupposti di “difesa dell’ordine costituzionale” o “lesività dei diritti dei lavoratori”. Secondo uno dei cinque commissari dell’Autorità di garanzia, Paolo Reboani, si tratta di uno sciopero politico che richiede comunque il rispetto del preavviso.
Il racconto dello sciopero da Roma
Le casse suonano la locomotiva di Francesco Guccini e Bella Ciao, le bandiere sono sempre quelle palestinesi e al collo si porta la Kefiah, ma a piazza Vittorio, a Roma, rispetto alle manifestazioni dei giorni scorsi il colore dei capelli che prevale è il grigio. Allo sciopero generale della Cgil, nell capitale, ci sono prevalentemente lavoratori e pensionati. I pochi studenti presenti si guardano intorno confusi. Anche il corteo, che sfilerà fino alla stazione Termini, è molto diverso da quelli colorati e caotici delle ultime settimane. All’ordine della manifestazione sindacale: diviso in blocchi distinti l’uno dall’altro dalle bandiere delle singole federazioni sindacali: Fiom, Flai, Fp, etc. Alla testa c’è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, accanto a lui la portavoce italiana della Global sumud Flotilla, Maria Elena Delia. Reggono un grande striscione con scritto “Stop al genocidio. Siamo tutti global sumud Flotilla”. La segretaria del Pd Elly Schlein, i capi di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni sono invece dall’altro capo del corteo: con le bandiere dei loro partiti sono in fondo, ospiti discreti della protesta sindacale. Come i due leocorni, almeno per ora, non si vede il capo de M5 Giuseppe Conte. Schlein Bonelli e Fratoianni, invece, come Landini, interpellati dai cronisti, proseguono nella polemica a distanza con il vicepremier i leghisti Matteo Salvini sullo sciopero. Il vicepremier e ministro dei Trasporti oltre a minacciare una precettazione, ieri ha avvertito: "Se ci sarà violenza, reagiremo".
Questa mattina la risposta del segretario della Cgil è stata: "Io nella mia vita non avevo mai visto un rappresentante dello Stato minacciare i suoi cittadini se esercitano un diritto sancito dalla costituzione, il diritto di sciopero. Io una cosa così non l'avevo mai vista. Quelle sono minacce, minacce a persone perbene che non dovrebbero essere minacciate ma ringraziate perché stanno tenendo alto l'onore del nostro paese''. Poi Landini riferendosi alla premier ha detto: "Giorgia Meloni ha mai fatto uno sciopero in vita sua? Quando un lavoratore sciopera rinuncia allo stipendio, è un grande atto di solidarietà per difendere i valori in cui credi. Un governo dovrebbe ringraziare chi scende in piazza, perché tiene alto l’onore di un Paese".
Anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha commentato: "Giù le mani dal diritto allo sciopero. È molto grave l'attacco arrivato ieri dalla presidente del Consiglio Meloni e anche le minacce di precettazione. Siamo dalla parte di lavoratrici e lavoratori. È uno sciopero per Gaza, per una Palestina libera e per mettere fine ai crimini di Netanyahu. Le detenzioni degli attivisti sono illegali: chiediamo il loro rilascio immediato”.
Dalla portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla Maria Elena Delia arrivano anche gli ultimi aggiornamenti riguardo lo stato degli attivisti che sono stati intercettati dalla Marina israeliana mercoledí sera. "Non so se logisticamente riusciremo a vederli, però so che stanno partendo in queste ore da Tel Aviv, non so se riusciremo a incontrarci oggi. Da quello che ci dice la Farnesina gli attivisti stanno tutti bene, solo che in questi giorni, essendoci stati i festeggiamenti di Yom Kippur in Israele, le pratiche per l'espulsione saranno un po' più lente".
Davanti all’Università La Sapienza, circa 100 studenti del collettivo Cambiare Rotta presidiano i cancelli, bloccando l’attività accademica con uno striscione: “Gli studenti sfiduciano Bernini e Meloni, giù le mani dalla Flottilla”. In prima mattinata è stato anche incendiato un copertone. (di Gianluca De Rosa)
Torino
A Torino, la giornata di protesta sta coinvolgendo migliaia di manifestanti radunati in diverse piazze, tra cui Piazza Palazzo di Città, rinominata dai partecipanti Piazza Gaza. Bloccata la sede di Amazon a Brandizzo, mentre Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, è stato occupato. L’università ha sospeso le lezioni per oggi e domani. In mattinata, occupata anche la facoltà di Psicologia. In città traffico in tilt. Occhi puntati anche sulle Officine grandi riparazioni, dove sono attesi von der Leyen, Jeff Bezos e John Elkann: la zona è presidiata da un grande dispiegamento di forze dell’ordine.
Napoli
A Napoli, la linea 1 della metropolitana è stata interrotta presso la stazione Garibaldi, bloccando l’intera tratta. Il corteo è partito da Piazza Mancini e raggiungerà Piazza Plebiscito. Circa 20 scuole hanno aderito alla mobilitazione.
Milano
A Milano, oltre cinquemila persone si sono radunate in Piazza Oberdan, da dove il corteo Cgil si è diretto verso Piazza Leonardo, davanti al Politecnico. Le cinque linee della metropolitana sono operative, ma gravi disagi si registrano nel trasporto ferroviario.
Genova
A Genova, oltre duemila studenti delle scuole superiori e università hanno iniziato il corteo da Via Balbi, di fronte al rettorato occupato. Destinazione: varco portuale Albertazzi. Striscioni e slogan accompagnano la protesta: “Con la resistenza palestinese, non un passo indietro”, “Siamo tutti con la Flotilla”, “Servono più scuole e meno bombe”. Altri manifestanti sono partiti da Piazza Montano a Sampierdarena, sempre diretti verso il porto. Circa 500 aderenti Cgil si sono concentrati invece presso il terminal traghetti.
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