Come scegliere la giusta protezione solare? La dermatologa smonta i falsi miti su abbronzatura, pelle scura e creme SPF
- Postato il 16 maggio 2025
- Salute
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
“I raggi UVA e UVB penetrano nella pelle danneggiando le cellule. Possono causare fotoinvecchiamento, iperpigmentazioni, rossori, collasso della barriera cutanea e, nei casi più gravi, tumori della pelle. Proteggersi non è solo una scelta estetica: è una questione di salute”. Lo dichiara senza alcuna esitazione a FQMagazine Ines Mordente, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia, autrice di #SkinRevolution – Conoscere e prendersi cura della pelle in ogni fase della vita, nonché dermatologa di fiducia di numerosi vip. Che l’esposizione ai raggi del sole possa essere dannosa per la pelle è ormai cosa nota. Siamo infatti lontani dalle abbronzature – vere o artificiali – degli anni Novanta e Duemila, quando la pelle ispessita dal sole e la tintarella arancione erano cool; da quando si ricorreva a trucchi fai da te (spesso poi rivelati falsi, se non addirittura dannosi) per velocizzare l’abbronzatura come cospargersi di oli abbronzanti o, per i più temerari, di birra. E se in molti oggi possono inorridire ripensando a quel periodo lì è perché la medicina ha ampiamente dimostrato la pericolosità dei raggi del sole e di una scorretta esposizione solare, ribadendo invece l’importanza di utilizzare correttamente la crema solare protettiva tutto l’anno.
Non tutte le creme solari però sono uguali. In commercio ne esistono diverse tipologie per fattore di protezione, texture, finish e applicazioni per adattarsi al meglio ai diversi tipi di pelle. “Una buona protezione solare deve avere un SPF 30 o superiore, protezione ad ampio spettro (ovvero deve proteggere sia dai raggi UVB che UVA) e una texture adatta al proprio tipo di pelle: leggera e oil-free per pelli grasse o acneiche, più ricca per pelli secche o mature. Meglio invece evitare formulazioni troppo comedogene, profumi intensi, soprattutto se si ha la pelle sensibile, e filtri instabili o potenzialmente irritanti”, spiega la dottoressa Mordente.
Anche la modalità e la frequenza di applicazione sono fondamentali per garantire una corretta protezione della pelle. Infatti, la crema solare va applicata tutto l’anno, non solo in estate. Sì, anche in inverno e anche quando è nuvoloso o piove. Al mare, in montagna o in città, all’aperto, a casa o in ufficio: ovunque ci si trovi, come spiega l’esperta, la crema solare va “sempre applicata al mattino, come ultimo step della skincare (dopo siero e crema), almeno 15-20 minuti prima dell’esposizione. La quantità consigliata è una “moneta da due euro” per viso e collo; sul corpo, invece, è meglio abbondare”.
“Sull’abbronzatura e sulle creme solari ci sono diversi falsi miti. Su tutti, quello secondo cui la crema non fa abbronzare o non deve essere applicata da chi ha la pelle scura. C’è anche la convinzione per cui basta una sola applicazione per tutta la giornata. In realtà con la crema ci si abbronza lo stesso, ma si protegge la pelle dai danni. Poi anche le pelli scure sono soggette a fotoinvecchiamento e iperpigmentazione, esattamente come quelle chiare, per questo vanno protette allo stesso modo. Per assicurarsi una protezione ottimale, la crema va riapplicata ogni due ore e sempre dopo bagni o in caso di sudorazione. In più, è meglio esporsi gradualmente, evitando le ore centrali (11:00–16:00), usare accessori come cappelli, occhiali o indumenti leggeri e non dimenticare le zone sensibili come orecchie, dorso delle mani, labbra”, aggiunge la dermatologa.
Seguendo i consigli della dottoressa, ecco allora la selezione di FQMagazine delle creme con SPF più innovative e efficaci contro i raggi del sole.
L'articolo Come scegliere la giusta protezione solare? La dermatologa smonta i falsi miti su abbronzatura, pelle scura e creme SPF proviene da Il Fatto Quotidiano.