Come mai certe piante puzzano come cadaveri?

  • Postato il 16 maggio 2025
  • Di Focus.it
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Il nome Rafflesia probabilmente non vi dirà molto, a meno che non abbiate avuto la fortuna (o la sfortuna) di vederne una dal vivo nel momento della fioritura. Oltre ad avere uno dei fiori più grandi del mondo, infatti, Rafflesia è una di quelle specie che ha rinunciato agli odori piacevoli per emettere invece un tremendo tanfo di putrefazione. Una strategia rara (ma non troppo), bizzarra ma che ha una sua logica e ora, grazie a uno studio pubblicato su Science, una spiegazione biochimica, che peraltro indica un curioso legame con gli esseri umani.. In cerca di odori nel genoma. Il genere studiato dal team dell'Università di Tokyo non è in realtà Rafflesia ma Asarum, che come la sua parente più conosciuta usa la strategia di far puzzare di morte i propri fiori. Se ci pensate, non è difficile capire la logica dietro questo adattamento: emettendo odore di cadavere in putrefazione, queste piante attirano molti impollinatori, dalle mosche alle formiche, convinte di aver appena trovato un gustoso banchetto di carne e/o di escrementi. Asarum comprende quasi cento specie diverse, 53 delle quali sono state studiate dal team giapponese, che ne ha sequenziato il genoma in cerca delle differenze tra le specie che puzzano di carne putrefatta e quelle che invece puntano su odori più "normali". Il confronto ha permesso di individuare la base genetica delle terribili puzze di Asarum. . L'evoluzione convergente della puzza. Sorprendentemente, si tratta di un gene, SBP1, che è molto simile, dal punto di vista evolutivo, a un gene che usiamo noi umani per ottenere il risultato opposto a quello delle piante: serve infatti per de-tossificare un composto chiamato metantiolo, responsabile del nostro alito cattivo. Le piante del genere Asarum hanno trovato il modo di "ribaltare" la funzione di questo gene, e il risultato è quell'odore tremendo che pure attira turisti e curiosi nei giardini botanici che le ospitano. Lo studio dei genomi di Asarum ha anche dimostrato che la tattica di… puzzare di morte è relativamente recente, essendosi evoluta nell'ultima decina di milioni di anni. Non solo: lo studio identifica almeno altre due specie non imparentate con Asarum che hanno sviluppato lo stesso meccanismo, in un caso da manuale di evoluzione convergente. Il prossimo passo sarà scoprire se anche le altre piante che puzzano, tra cui l'arcinota Rafflesia, utilizzino la stessa tecnica genetica..
Autore
Focus.it

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