Come le recensioni false distruggono i ristoranti di Milano

  • Postato il 15 giugno 2025
  • Di Agi.it
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Come le recensioni false distruggono i ristoranti di Milano

AGI - Il 70% dei consumatori (dati Centro Studi MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy) basa la scelta del ristorante sulle recensioni online. L'Ufficio Studi di FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, calcola che le recensioni online incidono fino al 30% sul fatturato di un locale.

Recensioni false

Ma nel 2024 l'8,6% delle recensioni pubblicate è risultato falso (dati TripAdvisor) e il 66% dei consumatori ha dichiarato di imbattersi regolarmente in recensioni inattendibili. Per il 77% degli operatori milanesi - secondo un sondaggio di Epam, l'Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Milano, condotto su più temi legati al comparto - le recensioni sulle grandi piattaforme hanno un impatto sull'andamento delle attività. Per il 60% degli intervistati le recensioni false o non verificate costituiscono un problema concreto che danneggia la reputazione e i fatturati della propria impresa.

Proposta normativa

In Parlamento - lo ha ricordato il ministro Adolfo Urso all'assemblea di Confcommercio - c'è la proposta normativa (nel disegno di legge annuale sulle pmi) all'attenzione del Senato che prevede sulle recensioni online misure concrete: dalla limitazione temporale per la loro pubblicazione (entro 15 giorni dalla fruizione del servizio), alla necessità di verificarne l'autenticità, fino al diritto per le imprese recensite di replicare e chiedere la rimozione di commenti ingannevoli o superati. Per la prima volta si riconoscerebbe alle imprese un diritto all'oblio digitale vietando esplicitamente il commercio di recensioni.

Reazioni e sostegno

"Apprezziamo l'iniziativa del Governo. Siamo di fronte a un passaggio decisivo per la credibilità del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole attività, che non possono difendersi da recensioni false o malevole. Ora è fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionali", afferma Lino Stoppani, presidente di Epam e Fipe. La proposta italiana ha sollevato, in questi mesi, un ampio confronto con le istituzioni europee e i principali operatori digitali, da TripAdvisor a Trustpilot, che hanno espresso parere contrario. Per questo, FIPE-Confcommercio, insieme ad HOTREC, l'associazione europea di riferimento per il turismo, ha deciso di sostenerla attraverso contributi tecnici e con la campagna "Stop Fake Reviews", per ribadire l'urgenza di un quadro normativo più trasparente ed efficace. L'auspicio è che il percorso parlamentare prosegua rapidamente, preservando l'impianto del provvedimento. "Serve una normativa chiara che tuteli sia i consumatori sia gli esercenti - conclude Stoppani - promuovendo una concorrenza basata sul merito e non sulla manipolazione delle opinioni".

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Autore
Agi.it

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