Columbia University, oltre 70 arresti alla manifestazione contro il “genocidio a Gaza”

  • Postato il 8 maggio 2025
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Negli Stati Uniti non si ferma la repressione contro chi manifesta dissenso contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza. Oltre 70 persone sono state arrestate alla Columbia University di New York, dopo che circa 100 manifestanti hanno occupato la biblioteca per protestare contro il “genocidio a Gaza“. Due guardie della sicurezza sono rimaste ferite e sono stati visti elicotteri della polizia sorvolare il campus. Gli studenti sono stati ammanettati e caricati su autobus della polizia: la maggior parte aveva addosso le sciarpe bianche e nere diventate simbolo delle proteste propalestinesi.

Claire Shipman, la presidente ad interim dell’università, ha dichiarato i manifestanti si sono rifiutati di lasciare la biblioteca nonostante fossero stati avvertiti che il mancato rispetto dell’ordine avrebbe comportato sanzioni disciplinari e, possibilmente, l’arresto per violazione di domicilio. “A causa dell’elevato numero di persone coinvolte nella protesta all’interno e all’esterno dell’edificio, del tentativo di una folla di entrare con la forza nella Butler Library creando un pericolo per la sicurezza, e della presenza a nostro avviso significativa di individui non affiliati all’università, Columbia ha ritenuto necessario chiedere l’intervento della polizia di New York per garantire l’incolumità della nostra comunità”, ha dichiarato la Shipman. “Questi comportamenti sono inaccettabili”, ha aggiunto.

Il sindaco di New York, Eric Adams, ha giustificato l’ingresso della polizia nel campus con una richiesta scritta dell’ateneo. “Su richiesta scritta della Columbia University, la polizia sta entrando nel campus per rimuovere le persone che si trovano lì senza autorizzazione. Come ho ripetuto più volte, New York difenderà sempre il diritto alla protesta pacifica, ma non tollererà mai l’illegalità. Ai nostri concittadini ebrei, in particolare agli studenti di Columbia che si sentono minacciati o non al sicuro nel frequentare le lezioni a causa di questi eventi: sappiate che il vostro sindaco è al vostro fianco e lavorerà sempre per garantire la vostra sicurezza”.

Adams che è nel mirino dell’amministrazione Trump dopo che accuse di corruzione nei suoi confronti sono state lasciate cadere in cambio di un giro di vite contro gli immigrati clandestini, aveva mandato a dire ai genitori degli studenti che stanno protestando di “richiamare i figli e spiegargli che infrangere la legge è sbagliato” e che devono lasciare immediatamente l’edificio. “A coloro che stanno protestando nel campus ma non sono studenti di Columbia: lasciate immediatamente il campus o sarete arrestati. Non tollereremo l’odio né la violenza in alcuna forma”, ha detto il sindaco. Poco dopo sono scattati gli arresti.

“Stiamo esaminando la situazione dei visti degli intrusi e dei vandali che hanno preso possesso della biblioteca della Columbia University”, ha comunicato su X il Segretario di Stato Marco Rubio, “I delinquenti pro-Hamas non sono più benvenuti nella nostra grande nazione”.

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Il Fatto Quotidiano

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