Cold case senza fine: chiesta la riapertura delle indagini su Jack Lo Squartatore
- Postato il 14 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Cold case senza fine: chiesta la riapertura delle indagini su Jack Lo Squartatore
AGI - Sono passati più di 130 anni eppure c'è chi chiede ancora la verità sulla serie di omicidi commessi da Jack Lo Squartatore. I delitti attribuiti al criminale, la cui identità è ancora incerta, sono ufficialmente 4, commessi tra l'estate e l'autunno del 1888 nel degradato quartiere di Whitechapel, nell'East End di Londra, ma studiando l'efferato modus operandi le vittime potrebbero essere addirittura 16. Il nome con cui il criminale è passato alla storia"Jack the ripper" (Jack Lo Squartatore) deriva dalla firma lasciata in una lettera pubblicata nel periodo delle uccisioni da un uomo che si dichiarava l'assassino.
La storia racconta che l'omicida dopo aver ucciso le vittime era solito mutilarle ed espiantare gli organi interni, rendendo le scene del crimine particolarmente cruente. Quello di Jack Lo Squartatore rimane, quindi, senz'altro uno dei cold case della storia criminale mondiale.
Così a distanza di un secolo non stupisce che un discendente di una delle vittime chieda l'apertura di nuove indagini dopo aver estratto il DNA da uno scialle recuperato dalla scena di uno degli omicidi, nel 2014, il ricercatore Russell Edwards ha affermato che l'assassino era Aaron Kosminski, un emigrato dalla Polonia che lavorava come barbiere che viveva vicino ai luoghi degli omicidi.
Si racconta che lo scialle provenisse dalla scena del delitto della quarta vittima dello Squartatore, Catherine Eddowes, il 30 settembre 1888. Su richiesta di Edwards, il dottor Jari Louhelainen, docente senior presso la Liverpool John Moores University, ha isolato sette piccoli segmenti di DNA dalle macchie di sangue sullo scialle che sono stati confrontati con il DNA di Karen Miller, una discendente diretta di Eddowes, confermando che il suo sangue era sullo scialle. Tuttavia, siccome la ricerca non è stata pubblicata da nessuna rivista scientifica, molti hanno messo in dubbio la veridicità e due anni fa l'allora Procuratore Generale, Michael Ellis, rifiutò la richiesta di nuove indagini, affermando che non c'erano nuove prove sufficienti.
“Il nome di Jack lo Squartatore è diventato sensazionalistico. È passato alla storia come un personaggio famoso. Significherebbe molto per me, per la mia famiglia, per molte persone avere finalmente risolto questo crimine”, ha dichiarato al giornale Miller discendente diretta della quarta vittima Catherine Eddowes.
Chi era Kosminski, il principale sospettato
Kosminski è nato a Klodawa, nella Polonia centrale, l'11 settembre 1865. La sua famiglia fuggì dai pogrom antiebraici della Russia imperiale ed emigrò nella zona est di Londra all'inizio del 1880. Visse vicino alle scene degli omicidi.
Secondo alcuni resoconti, fu portato dalla polizia per essere identificato da un testimone che lo aveva visto con una delle vittime. Anche se l'identificazione fu positiva, il testimone si rifiutò di fornire prove incriminanti e la polizia non ebbe altra scelta che rilasciare Kosminski.
Nel 1889 entrò in una casa di lavoro, dove fu descritto al momento dell'ammissione come “indigente”. Fu dimesso più tardi nello stesso anno, ma finì presto in un manicomio. Morì il 24 marzo 1919 e fu sepolto tre giorni dopo nel cimitero di East Ham, nella zona est di Londra.
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