Cobolli fuori da Wimbledon a testa alta, Djokovic raggiunge Sinner in semifinale: “I miei 38 anni? Mi sento giovane..”
- Postato il 9 luglio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Termina ai quarti di finale il percorso di Flavio Cobolli a Wimbledon. A vincere è Novak Djokovic, che supera l’italiano in quattro set (6-7(6), 6-2, 7-5, 6-4) e vola in semifinale all’All England Club. Obiettivo raggiunto dunque dal serbo, che insegue il 25° titolo Slam della sua carriera, oltre all’ottava vittoria a Wimbledon, che lo renderebbe il primatista di successi a Londra al pari di Roger Federer. Esce a testa altissima invece Cobolli, al debutto assoluto sul Centrale, che gioca ad armi pari contro uno dei giocatori più forti nella storia, a cui riesce perfino a strappare un set. Ma la maggiore esperienza di Djokovic alla fine si rivela decisiva. Sfuma così il sogno di una semifinale tutta italiana a Wimbledon, ma il romano può comunque festeggiare la prima volta ai quarti di uno Slam e il nuovo best ranking, la 19ª posizione, che sarà valida a partire da lunedì 14 luglio. Djokovic centra la sua 14ª semifinale sul prato londinese – la settima consecutiva dal 2018 -, dove ad attenderlo c’è il numero uno al mondo, Jannik Sinner, che nonostante l’infortunio al gomito destro è riuscito a sconfiggere l’americano Ben Shelton, tornando così tra i migliori quattro di Wimbledon per la prima volta dal 2023.
“Come mi sento? Fresco. Devo fare le congratulazioni a Cobolli per un bellissimo torneo e una grande battaglia oggi, ottima performance da parte sua. Ci avevo giocato una volta, ci siamo allenati spesso, ma non l’avevo mai affrontato sull’erba. E ha disputato una partita di alto livello, mi ha sorpreso per il coraggio e per il talento, lo vedremo molto spesso”, ha detto Djokovic del suo avversario. “Wimbledon è il torneo più speciale del nostro sport, è importantissimo per me giocare ancora le ultime partite a questa età. Ma mi fa sentire giovane competere con i ragazzi giovani come Sinner, che affronterò al prossimo turno”, ha aggiunto. Il tennista serbo diventa così il secondo giocatore in assoluto a raggiungere la semifinale di Wimbledon dopo aver superato i 38 anni, eguagliando il precedente record di Ken Rosewall, che si spinse addirittura in finale nel 1974. Djokovic avrà la chance di raggiungere la sua settima finale consecutiva a Londra, ma dovrà superare il più temibile degli ostacoli, Sinner, nella semifinale di Wimbledon in programma venerdì 11 luglio (orario da definire).
L’analisi del match
Primo set – Partenza un po’ contratta per Cobolli, forse anche frenato dall’emozione della prima volta sul Centrale di Wimbledon. Ma il tennista romano si scioglie dopo pochi scambi e inizia a tenere lo stesso ritmo di Djokovic, che si aggrappa al servizio – 3 ace nei primi tre turni di battuta – per restare a galla nei punti importanti. È con i passanti che Cobolli riesce a sorprendere il suo avversario, costretto quindi a ridurre il numero di discese a rete. Il tennista romano paga invece un po’ di imprecisione in alcuni fondamentali, come il diritto, e conta 12 errori non forzati in sette game. E la parità si spezza proprio nel momento più delicato, con il break che porta Djokovic a servire per il primo set. La reazione di Cobolli però è immediata: prima due risposte fulminanti, poi un rovescio in rete del serbo, così l’italiano si guadagna tre palle del controbreak. Gli basta la prima per annullare il vantaggio conquistato dal 38enne. Si torna dunque all’equilibrio, che resiste fino al tiebreak decisivo. Lo gioca in modo perfetto Cobolli, che serve con coraggio e non sbaglia nemmeno una scelta. Soprattutto nell’ultimo punto, un passante che inchioda Djokovic e vale il secondo set point, quanto basta per chiudere il primo parziale avanti.
Secondo set – Forte del vantaggio, Cobolli resiste ai primi tentativi di reazione del serbo grazie al servizio. Sale, però, l’intensità del gioco di Djokovic. E quando calano la percentuale di prime in campo dell’italiano, l’ex numero uno al mondo si prende il break e torna subito in partita. Cambia così l’inerzia dell’incontro, che passa nelle mani di Djokovic, ora più solido e concentrato, che fiuta il momento di estrema difficoltà dell’italiano e si prende anche il secondo break. Un doppio vantaggio che pesa sul gioco di Cobolli e che agevola il serbo: per lui, quindi, è fin troppo facile chiudere il parziale con un netto 6-2.
Terzo set – Ora il gioco di Djokovic è uno spettacolo. Il serbo scambia a mente libera e non lascia punti di riferimento all’avversario, costretto a rincorrere la pallina sempre con un istante di ritardo. Cala drasticamente il numero di errori del serbo (8 nel primo set, 2 nel secondo), mentre aumentano i vincenti, che mettono l’italiano spalle al muro. Proprio nel momento migliore del serbo arriva però la reazione rabbiosa del classe 2002, che con una fantastica risposta di diritto recupera il break di svantaggio e riporta la situazione in equilibrio. Come nel primo set, però, è ancora una volta il penultimo game in battuta a rivelarsi fatale per Cobolli, che concede a Djokovic la possibilità di servire per il terzo parziale. Questa volta, però, il serbo non sbaglia e mette le mani sul set.
Quarto set – Con coraggio, l’italiano sembra non volersi arrendere nonostante lo svantaggio. E prova anche a mettere in difficoltà il serbo, che però è solido al servizio e non lascia al suo avversario possibilità di portarsi avanti. La chance di mettere un sigillo sull’incontro, però, la conquista Djokovic, che approfitta di un brutto turno di battuta di Cobolli per conquistare il break che lo porta a servire per il match. Sul secondo match point il serbo scivola, rischiando un brutto infortunio, ma non si scompone. E con il terzo match point chiude gioco, partita e incontro.
La sfida con Sinner in semifinale – Sarà nuovamente il numero uno al mondo l’ultimo ostacolo tra Djokovic e la finale di uno Slam. Tre, infatti, i precedenti tra i due in semifinale: il primo, proprio a Wimbledon nel 2023, andò al serbo, poi sconfitto in finale da Alcaraz. Nel 2024, invece, i due si incontrarono agli Australian Open, ma fu Sinner questa volta ad uscire vincitore, raggiungendo così la prima finale Slam in carriera. Più recente l’ultimo incrocio, quest’anno, in semifinale al Roland Garros, con la seconda vittoria consecutiva dell’altoatesino contro Djokovic in uno Slam. Anche i precedenti sorridono all’italiano, con 5 vittorie, tra cui gli ultimi quattro scontri, su 9 confronti. La decima battaglia tra Sinner e Djokovic – la quarta in una semifinale Slam – decreterà uno dei due protagonisti della finale di Wimbledon di domenica 13 luglio.
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