Classifica auto nuove, le migliori per qualità: c’è una sorpresa in fondo alla graduatoria

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Notizie
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Oggi, quando si decide di acquistare un’auto, c’è da tenere in considerazione vari aspetti. L’offerta si è ampliata tantissimo e grazie alla globalizzazione tanti nuovi marchi (soprattutto cinesi) sono già arrivati nel nostro Paese o sono in procinto di sbarcare. La società americana J.D. Power, ha effettuato come ogni anno il suo U.S. Initial Quality Study 2025, un’indagine che mira a valutare la qualità delle vetture all’acquisto negli Stati Uniti. I risultati che sono venuti fuori però sono davvero sorprendenti.

Il sondaggio è ormai giunto alla sua 39a edizione e ha raccolto il feedback di ben 92.694 acquirenti. In particolare si è chiesto a questi ultimi se avessero riscontrato problemi o meno durante i primi 90 giorni di possesso dell’auto. Gli intervistati hanno dovuto rispondere a 227 domande che coprono vari aspetti tra cui il motore, il sistema di infotainment, il livello di qualità degli interni e l’esperienza di guida in generale.

I primi della classe

A vincere la graduatoria dei marchi che hanno presentato meno contrattempi ci ha pensato Lexus, che ha riscontrato “solo” 166 problemi per 100 veicoli. Il marchio in questione, come sappiamo, è di proprietà di Toyota e produce auto di fascia premium. È da sempre la risposta nipponica ad Audi, BMW, Mercedes e ai connazionali Acura (Honda) e Infiniti (Nissan). In generale la graduatoria è stata monopolizzata dai marchi asiatici.

A fare compagnia a Lexus, infatti, ci hanno pensato Nissan, con 169 problemi segnalati. La Casa giapponese, nonostante i problemi finanziari, continua a sfornare, a quanto pare, vetture affidabili. Terzo gradino invece per Hyundai con 173 intoppi. Quarta piazza infine per Jaguar, che può definirsi in un certo senso la prima europea del gruppo, anche se come sappiamo è di proprietà di Tata Motors, che è indiana.

Ultimi posti e principali problemi

Per trovare una Casa europea per così dire “pura”, bisogna scendere addirittura in 13a posizione dove c’è Porsche con 188 problemi riscontrati. A prendersi però l’ultima posizione della graduatoria ci ha pensato proprio una delle cugine del marchio di Stoccarda, stiamo parlando di Audi. I quattro anelli, infatti, hanno presentato ben 269 problemi, dietro a Volvo, che di intoppi ne ha riscontrati 258.

In verità, come evidenziato dallo studio proposto da J.D. Power, l’ultima piazza doveva essere appannaggio di Rivian, che ha presentato 274 problemi. La Casa americana però non ha soddisfatto alcuni criteri di assegnazione e quindi è stata esclusa dalla graduatoria finale. Stessa sorte è toccata a Tesla, che aveva fatto segnare 200 problemi, gli stessi di Toyota e Cadillac. In particolare sorprende il dato del colosso giapponese, da sempre famoso per la longevità delle proprie vetture.

Lo studio ha anche evidenziato che tendenzialmente i veicoli di lusso sono più soggetti a problemi rispetto a quelli mainstream. Allo stesso tempo gli ibridi plug-in sembrano dare più grattacapi rispetto alle vetture elettriche. I proprietari in generale si sono lamentati anche dei controlli touch screen per il clima presenti oggi su tante vetture. Molti li trovano poco intuitivi. Questo non fa altro che rafforzare la posizione di quei costruttori che di recente, con una piroetta, sono tornati ai cari vecchi pulsanti fisici. Infine, tra le lamentele più comuni c’è anche quella inerente i porta bicchieri, spesso troppo piccoli per ospitare tazze e bottiglie. Per quanto riguarda gli stabilimenti che producono auto con meno problemi infine, si è piazzato al primo posto quello della BMW di Graz in Austria, dove è prodotta la BMW Z4, con soli 20 problemi ogni 100 veicoli.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti