Clamoroso a Benfica, Rui Costa furioso si affida a Mourinho. Quale bollito: il ritorno dello Special One dove tutto è iniziato

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Il destino di Bruno Lage è apparso segnato in mondovisione quando, dopo il 3-2 del Qarabag all’86’ all’Estadio da Luz, con la firma dell’ucraino Oleksij Kascuk sulla prima vittoria azera nella fase finale della Champions, è stato inquadrato in tribuna Rui Costa, presidente del Benfica. La mano sul volto, tra il furibondo e l’incattivito, ha annunciato l’esonero del tecnico portoghese. All’1.20 del mattino, Costa ha comunicato in sala stampa il licenziamento di Lage ed è apparso subito chiaro l’obiettivo del Benfica per ripartire: José Mourinho. Costa è stato eloquente: “Mourinho? Contiamo di avere il nuovo allenatore in panchina sabato pomeriggio, a Vila das Aves”.

Che fantastica storia è la vita. Il 29 agosto, Mou viene esonerato dal Fenerbahce, con una liquidazione di 15 milioni di euro: vorremmo tutti avere avvocato e commercialista che rappresentano lo Special One. E chi è a certificare l’addio di José alla Turchia? Il Benfica, che ha eliminato ai playoff di Champions il Fenerbahce. Diciannove giorni dopo, Mou approda al Benfica, anzi torna. Qui, infatti, tutto cominciò il 23 settembre 2000, quando l’uomo di Setubal debuttò alla guida delle Aquile, contro il Boavista, perdendo 1-0. In quell’occasione, Mourinho sostituì il tedesco Jupp Heynckes: al Benfica vanno di moda gli esoneri precoci. L’avventura di José durò meno di tre mesi: si dimise il 9 dicembre 2000, causa scatenante il cambio di presidenza del club. Attenzione, il 25 ottobre si svolgeranno le prossime elezioni, con Rui Costa che dovrà affrontare la concorrenza di cinque candidati. Mou, comprensibile, tocca ferro, anche se avvocato e commercialista, il Gatto e la Volpe, sempre loro, nella stesura del contratto avranno preso legittime precauzioni.

I famosi giri immensi riportano Mourinho a Lisbona: dal 2000 al 2025, un quarto di secolo da protagonista, con un formidabile decennio dal 2002 al 2015 e poi una seconda parte di cammino più tribolata, meno scintillante. Le strade del calcio hanno condotto lo Special One sulle panchine di Uniao Leiria, Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid, di nuovo Chelsea, Manchester United, Tottenham, Roma e Fenerbahce. Totale: 1.195 partite, 736 vittorie, 251 pareggi, 208 sconfitte, media-successi 61,59%, unico allenatore ad aver vinto tutte le tre coppe Uefa (Champions, Europa League, Conference), unico coach ad aver trionfato in tutte le competizioni di Inghilterra, Spagna e Italia. Tradotto: 26 trofei in bacheca.

Avvistato in tribuna sabato scorso in occasione di PortoNacional (1-0 e quinto successo di fila di Farioli), Mourinho domenica ha commentato in studio, in Inghilterra, il derby di Manchester, mettendo in riga Gary Neville. Quarantotto ore dopo, il ko del Benfica gli ha spalancato le porte del ritorno a Lisbona. Rui Costa aveva già pensato a lui nel finale della scorsa stagione, ma Bruno Lage sopravvisse alla tempesta. L’1-1 del Benfica in casa con il Santa Clara e l’umiliante ko con il Qarabag hanno timbrato l’esonero. Bruno Lage se ne va da signore: “Il mio stipendio si esaurisce con il mio licenziamento. Non rappresenterò mai un problema per il Benfica”. Mou troverà a accoglierlo il nuovo direttore generale delle Aquile, Màrio Branco, in ottimi rapporti con lo Special One. I famosi giri alla fine s’incastrano alla perfezione. Mou, che ha dato subito la sua disponibilità al ritorno a Lisbona, è di nuovo in pista. Manca solo l’annuncio ufficiale. Bollito chi?

L'articolo Clamoroso a Benfica, Rui Costa furioso si affida a Mourinho. Quale bollito: il ritorno dello Special One dove tutto è iniziato proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti