Cinzano, un’azienda che parte da Pecetto è ora in mano a Caffo 1915: Campari cede il marchio storico
- Postato il 26 giugno 2025
- Economia
- Di Quotidiano Piemontese
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MILANO – Il celebre marchio Cinzano, nato oltre 460 anni fa a Pecetto, tra le colline piemontesi, entra a far parte del gruppo Caffo 1915, già noto per il Vecchio Amaro del Capo. L’accordo, dal valore di 100 milioni di euro, include anche il marchio Frattina (grappe e sparkling wine) e sarà finalizzato entro fine 2025. L’operazione prevede la nascita di una newco che accoglierà marchi, magazzino, proprietà intellettuale, alcuni dipendenti e macchinari, ma esclude gli stabilimenti di Italia e Argentina, che restano a Campari.
Fondata ufficialmente nel 1757 dai fratelli Carlo Stefano e Giovanni Giacomo Cinzano, ma già attiva con produzioni artigianali fin dal XVI secolo, la casa torinese divenne celebre per il Vermouth Rosso, insignito nel 1786 dalla casa Savoia. Nel XIX secolo venne incaricata di produrre spumanti ispirati allo Champagne e avviò la produzione industriale a Santo Stefano Belbo. Dopo la gestione della famiglia Agnelli e vari passaggi societari, nel 1999 il marchio fu acquisito da Campari.
Con questa acquisizione, Caffo punta a rilanciare Cinzano in oltre 100 mercati internazionali, sfruttando l’iconicità del brand e la complementarità con la propria offerta. “Cinzano sarà la chiave per accelerare la nostra espansione globale”, afferma Sebastiano Caffo, CEO del gruppo.
In attesa del passaggio di consegne, Campari continuerà temporaneamente a produrre e distribuire i prodotti Cinzano in mercati strategici come Argentina, Spagna, Russia, Corea del Sud e Sud Africa, grazie a un accordo transitorio stipulato con Caffo.
Una nuova fase per un marchio che ha attraversato i secoli, restando simbolo del gusto e della tradizione enologica italiana nel mondo.
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