Ciclo rifiuti, maggioranza in Regione: “Nuovo impianto necessario, energia green e stop aumenti Tari”
- Postato il 23 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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“In Liguria costa troppo smaltire i rifiuti fuori regione senza poter sfruttare i benefici di ritorno sul territorio. La nostra regione non può essere esclusa dalle opportunità che invece hanno colto altre realtà come Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Lombardia. Chiudere il ciclo dei rifiuti significa dare una prospettiva di diminuzione del costo della Tari per aziende e famiglie, e comunque mette al riparo gli utenti da aumenti, garantendo una produzione di energia da destinare sul territorio attraverso un impianto altamente performante ed ecosostenibile capace di trasformare i rifiuti in ‘energia green’”. Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali savonesi del centrodestra Alessandro Bozzano (Vince Liguria), Sara Foscolo (Lega), Rocco Invernizzi (FdI) e Angelo Vaccarezza (FI).
“L’attuale normativa, inoltre, prevede che dal 2035 non si potrà conferire in discarica più del 10% dei rifiuti raccolti. Oltreché uscire da una situazione emergenziale sui rifiuti, che dura da decenni. Non si può pensare di continuare a ‘risolvere’ la situazione tirando costantemente fuori una quantità sproporzionata di denaro da versare ad altre Regioni, se non ad altri Stati”.
“E’ il momento delle scelte. Ed è per questo che crediamo che chiudere il ciclo dei rifiuti non soltanto sia un’opportunità, ma una chiara ed evidente responsabilità politica al fine di dare una visione moderna ed ecosostenibile alle nostre comunità, intendendo la stessa come sviluppo ed equilibrio dal punto di vista economico e ambientale, bilanciando le esigenze degli abitanti e del territorio. In tal senso, le tecnologie di oggi applicate ai nuovi impianti consentirebbero anche l’acquisizione della certificazione ‘End of waste’ che sta a significare che nessun residuo del trattamento dei rifiuti rimane da interrare sul territorio”.
“Queste moderne tecnologie consentono di garantire impatti prossimi allo zero, anche per quanto riguarda le emissioni”.
“Chi non è d’accordo sulla chiusura del ciclo dei rifiuti in Liguria ci dica quali soluzioni alternative ci possano essere, tenendo conto che perfino la raccolta differenziata ‘spinta’ necessita comunque di un impianto per la chiusura del ciclo dei rifiuti come accade in Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia”.
“Governare una regione significa assumersi responsabilità e prendere decisioni. La capacità di decidere passa attraverso scelte che potrebbero essere nell’immediato impopolari, ma nel differito rappresentano un’opportunità per tutti. Resta inteso che ogni soluzione, che la Regione Liguria si impegna per la più ecologicamente sostenibile e tecnologicamente avanzata, dovrà necessariamente e democraticamente essere condivisa con il territorio” concludono i consiglieri di maggioranza in Regione.