Ciclismo, Marco Villa è il nuovo CT della nazionale maschile: la federazione lo nomina anche supervisore della pista
- Postato il 22 febbraio 2025
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni

L’appello è rimasto inascoltato: Cordiano Dagnoni, presidente della Federciclismo, ha dovuto giocoforza “estrapolare” Marco Villa dalla pista per trasferirlo alla strada, nonostante il diretto interessato avesse fatto intendere senza giri di parole (per giunta in diretta sulle reti della TV pubblica di Stato) di non voler lasciare l’amato mondo della pista, portato a un’eccellenza che non si ricordava da decenni. Dovrà però accorrere in aiuto a quello che è il settore maggiormente in crisi del ciclismo italiano, appunto quello della strada, dove da 17 anni ormai non c’è modo di tornare a vestire la maglia iridata a un corridore del bel Paese (l’ultimo Ballan nel 2008).
- La federazione opta per le "scelte interne"
- Una nuova era: Villa supervisore di (quasi) tutte le nazionali
- Velo alla femminile, Salvoldi nuovo CT della pista
- Obiettivo LA28: per il momento Viviani resta corridore
La federazione opta per le “scelte interne”
Dopo l’addio con qualche strascico polemico con Daniele Bennati, semplicemente ignorato dai vertici federali (gli stessi che l’avevano voluto nel 2021), il presidente Dagnoni nel Consiglio Federale in programma nella giornata odierna ufficializzerà i nomi che erano già emersi nei giorni scorsi. Soluzioni tutte “interne”, senza cioè andare a scomodare personaggi del passato o comunque rimasti ai margini dei quadri nazionali negli ultimi tempi.
Villa, 56 anni compiuti lo scorso 8 febbraio, diventerà il commissario tecnico della nazionale maschile di strada, anche se resterà comunque legato alla pista come supervisore della pista femminile, dove come nuovo direttore tecnico è stato chiamato Diego Bragato.
Una nuova era: Villa supervisore di (quasi) tutte le nazionali
Di fatto però la federazione con questa mossa intende in qualche modo aprire una nuova era: Villa sarà una sorta di CT “random”, perché continuerà comunque a seguire da vicino le vicende della pista, e soprattutto perché collaborerà con molti atleti che, seppur impegnati su strada durante l’anno (vedi Filippo Ganna e Jonathan Milan, già protagonisti questa settimana tra Volta ao Algarve e UAE Tour), restano comunque legati al mondo dell’ovale.
Villa peraltro conosce bene le dinamiche che possono portare a migliorare le prestazioni tanto nell’uno, quanto nell’altro caso: insomma, una scelta di continuità ma tesa anche ad aumentare la portata del peso specifico del CT, sulle cui spalle graverà una responsabilità maggiore rispetto ai predecessori Bettini, Cassani e Bennati.
Velo alla femminile, Salvoldi nuovo CT della pista
La chiamata di Villa alla squadra maschile su strada ha innescato un effetto domino. Marco Velo sarà il nuovo CT della squadra femminile, raccogliendo il testimone da Paolo Sangalli che è sceso dall’ammiraglia azzurra per accettare la proposta della Lidl-Trek (la squadra di Milan, per intenderci). Alla pista “promosso” con lode Dino Salvoldi, che fino allo scorso anno ha guidato le formazioni Juniores (che eccezionalmente seguirà anche per la strada) e che avrà tutta la direzione anche degli Under 23 su pista, così come dei professionisti in stretto contatto con Villa (come detto al femminile c’è Bragato). Ivan Quaranta infine è stato chiamato a dirigere il settore velocità, tornato in auge anche grazie al lavoro di Villa negli ultimi tempi.
Confermati i quadri tecnici delle altre discipline: Mirko Celestino resta in sella al settore mountain bike, Daniele Pontoni continuerà il suo lavoro nel ciclocross, mentre Marino Amadori resta il CT della strada degli Under 23 (in tutti e tre i casi, i tecnici guideranno sia le selezioni maschili che quelle femminili).
Obiettivo LA28: per il momento Viviani resta corridore
Le scelte di Dagnoni hanno una timeline predefinita che porterà naturalmente ai giochi di Los Angeles 2028. E proprio dalla pista, quella diretta da Villa, nelle ultime tre edizioni dei giochi sono arrivate le maggiori soddisfazioni per l’Italia, che ha colto un oro in ognuna delle edizioni (Viviani nell’Omnium a Rio 2016, il quartetto dell’inseguimento maschile a Tokyo 2020 e l’Americana con la coppia Guazzini-Consonni a Parigi 2024).
Per il momento non entra nei quadri tecnici Elia Viviani, che in qualche modo era un obiettivo della presidenza Dagnoni, ma che ha preferito proseguire la sua attività su strada almeno per un’altra stagione, o forse due (ha firmato pochi giorni fa con la Lotto, squadra del World Tour).
Quanto a Bennati, l’ex CT non figurerà in nessun quadro azzurro: nei tre anni effettivi di lavoro ha raccolto pochissimo, ma ha detto che “resterà il primo tifoso dei corridori italiani”. Ma la storia con la nazionale, inutile girarci intorno, s’è chiusa decisamente male.