Ciclismo, la crono mondiale strizza l'occhio a Evenepoel: Remco la può solo perdere... Ganna da podio, Roglic ci crede

  • Postato il 21 settembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Ci aggrappiamo a Pippo Ganna ed Edoardo Affini, ma non chiedete loro miracoli: la cronometro che aprirà il programma della lunga settimana mondiale del ciclismo probabilmente ha già un prescelto che attende di indossare la maglia iridata. Che altri non potrebbe essere, se non Remco Evenepoel: il belga, già trionfatore un mese e mezzo fa a Parigi (sia a crono che nella prova in linea), è il logico favorito di una corsa che si preannuncia decisamente “vecchia maniera”, complici i 46 chilometri previsti e soprattutto complice l’altimetria che nella parte centrale strizzerà l’occhio inevitabilmente ai passisti scalatori. Insomma, un mix che sembra fatto su misura per le doti di crono man multiuso di Remco.

Tanta salita potrebbe “escludere” gli specialisti

Chiaro però che su un percorso tanto lungo ci sarà bisogno di gestire bene le forze. E forse questo è l’unico grattacapo che il belga dovrà provare a dribblare: chi l’ha visto in allenamento ha detto che la condizione è un po’ scemata rispetto al mese precedente, ma difficilmente Evenepoel troverà qualcuno che gli metterà le ruote davanti. E la ricognizione con la livrea della bici tutta d’oro è già un segnale chiaro di dove Remco vorrebbe andare a parare: sa di essere il più forte, il favorito numero uno, e cercherà di tener fede al pronostico.

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Anche perché quella di Zurigo è appunto una crono ibrida, non propriamente adatta agli specialisti, che certamente andranno forte nei primi 20 chilometri (completamente piatti), ma che poi dovranno fare i conti con un primo strappo di 700 metri al 5,3% e poi con la salita di Uetikon am See, oltre due chilometri con punte anche all’8%. E in quel tratto non è escluso che più d’uno deciderà di cambiare mezzo, scegliendo una bici un po’ meno da cronometro e più da salita, per poi effettuare nuovamente il cambio al termine della discesa. Ma ci saranno altri due strappi importanti nel finale, uno di circa un chilometro al 6% e l’ultimo, appena 300 metri, ma quasi al 9%. A quel punto solo discesa e pianura, ma i giochi potrebbero già essere stati fatti.

Roglic il primo rivale. Ganna per il podio

Evenepoel è nettamente l’uomo da battere, ma la lunga distanza, un po’ atipica per le abitudini recenti dei corridori, potrebbe aiutare a scompaginare i piani degli specialisti. Ecco allora che Joshua Tarling sembra quello più penalizzato di tutti, mentre su Pippo Ganna il vero dubbio si lega alle condizioni fisiche (non doveva fare il mondiale, poi ha deciso comunque di andare).

Sulla carta il principale antagonista di Remco potrebbe essere Primoz Roglic, che alla Vuelta è rinato: sulla carta il percorso della prova in linea potrebbe addirsi meglio allo sloveno, ma dovendo convivere con Pogacar è chiaro che il rischio è quello di non poter fare la corsa per sé, ma aspettando di vedere cosa inventerà Pogi. Stephan Kung, Joao Almeida e Brandon McNulty puntano a un posto sul podio, Affini a una top ten.

Shock in Ecuador: muore il 24enne Kevin Pozo

Intanto dall’Ecuador giunge una triste notizia: il 24enne Kevin Pozo è deceduto dopo un incidente avvenuto lo scorso giovedì, mentre era intento ad allenarsi sulle strade di El Juncal. Il corridore ecuadoregno è stato colpito da un camion che ha perso il controllo, uscendo dalla carreggiata e finendo proprio addosso allo sfortunatissimo Pozo, che stava transitando in quello stesso momento.

Risulterebbero altri feriti nello schianto, ma l’unico che ha perso la vita è stato Pozo, che correva con il Team Jhonatan Narvaez. Lo scorso anno aveva corso anche alcune gare italiane, cogliendo il 12esimo posto nella Coppa Messapica, prova del Giro di Puglia Challenge (curiosamente in programma proprio in questo fine settimana). Sui social anche Richard Carapaz ha espresso cordoglio per la tragedia che ha avuto per protagonista lo sfortunato corridore.

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