“Ciak si gira”: la piazza del Comune di Garlenda diventa un teatro per promuovere l’empatia e la reciproca comprensione fra bimbi
- Postato il 4 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Garlenda. “Ciak si gira” e la piazza del Comune diventa un teatro. Merito di tutti gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria di Garlenda che, guidati dalle loro maestre, ieri pomeriggio hanno portato in scena lo spettacolo di fine anno scolastico.
Un percorso didattico ricco di progetti e laboratori volti a promuovere la sensibilità e le caratteristiche individuali di ciascun bambino. Tema dell’anno è stato “Mettersi nei panni degli altri” e il teatro è stato fondamentale proprio lo sviluppo della capacità di immedesimazione necessaria per recitare.
Ciak si gira”, spiegano le docenti, insieme al progetto seguito dall’associazione Corpys, che ha coinvolto per l’intero anno scolastico tutte le classi, hanno seguito lo stesso filo conduttore: lo sviluppo dell’empatia, fondamentale per la costruzione di relazioni positive, per la comprensione reciproca e per la risoluzione dei conflitti. Questa capacità, che implica la comprensione dei sentimenti e dei punti di vista altrui, è alla base di una comunicazione efficace e di una convivenza pacifica.
“Ieri pomeriggio, la piazza del Comune di Garlenda si è trasformata in un magnifico teatro a cielo aperto – hanno dichiarato le maestre – Gli alunni delle scuole di Garlenda, primaria e infanzia, si sono esibiti per la gioia di genitori, parenti e amici accorsi numerosi a vederli”.
Parole di apprezzamento sono arrivate dal sindaco Alessandro Navone e dal consigliere delegato all’Istruzione Debora Salaris: “Quest’anno ha rappresentato un periodo di crescita ed impegno personale per ognuno di noi e la Scuola di Garlenda ha dimostrato dedizione, costanza ed intelligenza in ogni singola iniziativa intrapresa con passione e amore per il nostro paese – ha dichiarato la consigliera Salaris – Garlenda riesce a offrire ai bambini un ambiente educativo sereno, stimolante, strutturato e inclusivo dove trasmettere quei valori di rispetto reciproco e sensibilità verso l’altro dei quali si reclama sempre più la necessità nella quotidianità nei grandi centri urbani. Grazie a tutto il personale scolastico, del Comune, ad ogni singolo cittadino e ai nostri bimbi”.