Cia Savona, agriturismi: “Pienone nei ponti, segnali positivi per l’estate 2025”
- Postato il 17 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Natura, relax, buona cucina, ma anche sport e divertimento all’aria aperta hanno premiato gli agriturismi savonesi nel corso dei recenti ponti primaverili, non da ultimo quello del 2 Giugno: le strutture agrituristiche si confermano tra le mete privilegiate per chi cerca esperienze autentiche, ospitalità familiare e prodotti tipici del territorio.
Weekend da sold out che fanno ben sperare in vista della stagione estiva, nella quale si spera di rafforzare ancora maggiormente il legame costa-entroterra.
“Il bilancio dei ponti primaverili è stato certamente positivo, per l’estate 2025 le prenotazioni sono buone ma è ancora difficile fare previsioni, considerando le partenze last minute e tanti che devono ancora decidere il proprio soggiorno nei giorni di vacanza, tuttavia i segnali sono positivi” afferma il responsabile Turismo Verde CIA Savona Davide Moirano.
“Auspichiamo, inoltre, in un consistente aumento del turismo straniero, sempre più alla ricerca dei borghi e delle aree rurali-naturalistiche”.
“Anche per questa stagione non sono certo mancati gli sforzi da parte degli operatori del settore per una offerta di massima qualità per gli ospiti, con prodotti locali e la valorizzazione delle specialità enogastronomiche” aggiunge ancora il referente Cia Savona.
“Inoltre, nonostante le difficoltà gestionali e di costi per molte strutture, il rapporto qualità-prezzo permette ancora di mantenere una certa competitività tra le scelte di destinazione”
Visite guidate, agroalimentare a Km 0, degustazioni ad hoc, show cooking sulle tradizioni e tecniche culinarie restano importanti fattori attrattivi, da unire con la rete territoriale legata alle stesse filiere agricole: “L’interazione delle strutture con l’olioturismo e l’enoturismo è senz’altro funzionale all’incremento di flussi turistici nel nostro territorio: per questo serve strutturare una collaborazione più attiva tra i produttori agricoli, la ristorazione e la stessa ricettività turistica” conclude Moirano.