Ci lascia Mirella Antonione Casale: grazie a lei l’inclusione degli alunni con disabilità nelle classi, ispirò una fiction
- Postato il 11 novembre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORRE PELLICE – Si è spenta a quasi 100 anni Mirella Antonione Casale, la docente e dirigente pubblica italiana considerata l’artefice dell’inclusione degli alunni con disabilità nel sistema scolastico italiano, con la conseguente nascita della figura dell’insegnante di sostegno, sancita dalla legge 517 del 4 agosto 1977.
Chi era Mirella Antonione Casale
Nata Torino il 12 dicembre 1925, laureata in Lettere Classiche, insegnante nella scuola media e nell’istituto tecnico, nel 1968Mirella Antonione Casale vinse il concorso da preside nella scuola media.
Il 26 ottobre 1957, la figlia Flavia – che non aveva ancora compiuto sei mesi – si ammalò d’influenza asiatica con febbri fortissime e sviluppò una gravissima encefalite virale, seguita da coma. Grazie alla sua determinazione la bambina si riprese, anche se i danni al cervello furono gravissimi. A sei anni provò a iscrivere la bambina a scuola, ma tutti la rifiutarono.
Le uniche ad accettarla furono le scuole private o le scuole speciali ma lì i bambini venivano sovente abbandonati a loro stessi, e non miglioravano. Mirella Casale iniziò così una battaglia decennale per dare la possibilità di inserire i bambini con disabilità nelle classi dei cosiddetti “normali”.
Nel 1968 vinse il concorso di preside di scuola media di Torino Camillo Olivetti, dove fin dal 1971 iniziò la sperimentazione dell’inserimento di alunni con disabilità intellettiva e psico-fisica nelle classi comuni del tempo pieno. Un impegno anche politico che la porta ad essere considerata l’artefice della legge che introdusse la figura dell’insegnante di sostegno nel 1977 con l’abolizione delle classi differenziali.
La sua storia aveva ispirato la fiction con Vanessa Incontrada e Flavio Insinna trasmessa dalla Rai nel 2016 “La Classe degli asini”.
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