“Ci hanno venduto l’idea che ci si completi solo con l’anima gemella, ma sappiamo che è una visione finta”: testo e significato di “Lei” di Marracash

  • Postato il 25 aprile 2025
  • Musica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Marracash si sta preparando per una estate speciale, debutterà infatti negli stadi con il suo nuovo tour ispirato e dedicato al suo ultimo album “È finita la pace”. Si parte venerdì 6 giugno 2025 allo Stadio Comunale di Bibione (VE), proseguirà poi martedì 10 giugno 2025 allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, sabato 14 giugno 2025 allo Stadio Olimpico Grande di Torino, mercoledì 25 giugno e giovedì 26 giugno 2025 allo Stadio San Siro di Milano, lunedì 30 giugno 2025 allo Stadio Olimpico di Roma e sabato 5 luglio 2025 allo Stadio San Filippo di Messina.

Il rapper ha lanciato il brano “Lei”, prodotto da Marz e Zef, non solo conclude la trilogia relazionale iniziata con i due brani precedenti “Troi*”, e “Pentothal”, ma chiude anche il cerchio di un discorso iniziato con “Persona” e “Niente canzoni d’amore”.

“C’è una difficoltà reale nel vivere relazioni continuative, un’incongruenza tra l’ideale che ci raccontano e la realtà di come sono davvero i rapporti. – racconta Marracash – Ci hanno venduto l’idea che ci si completi solo con l’anima gemella, ma sappiamo tutti quanto sia una visione finta e irrealistica. E poi c’è anche l’accettazione del fatto che forse a me non interessa davvero, o comunque la possibilità di vivere tutto questo senza necessariamente percepirlo come un problema”.

A dirigere il video è Giulio Rosati che ha spiegato: “L’essere nella bolla, concetto centrale del disco, viene traslato visivamente scegliendo di ambientare il videoclip in una camera priva di eco dell’Università di Ferrara che, oltre al singolare aspetto estetico, incorpora anche un singolare concetto uditivo. Una delle chiavi per raccontare la bolla è rappresentare l’immersione totale nella musica, in un ambiente dove esiste solo la voce dell’artista. Immaginare e costruire il video è stato un vero viaggio, ricco di confronto con l’artista. È stato un processo condiviso: abbiamo discusso, riflettuto e lavorato insieme passo dopo passo”.

La camera anecoica dell’Università di Ferrara è è progettata per assorbire completamente le onde sonore ed elettromagnetiche, eliminando riflessi ed echi. Utilizzata da ricercatori, aziende e professionisti, questa struttura avanzata è fondamentale per test, analisi e sperimentazioni, con un focus particolare sul comportamento dei materiali e sull’innovazione nelle tecnologie di isolamento acustico.

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Il Fatto Quotidiano

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