Choc in Germania per cartello con la frase: “Vietato l’ingresso agli ebrei”. Negoziante indagato

  • Postato il 18 settembre 2025
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Immemore di cosa può significare scrivere su un cartello una frase così, il gestore di piccolo negozio di Flensburg, nel nord della Germania, è stato iscritto nel registro degli indagati per istigazione all’odio ed è diventato bersaglio di un’ondata di indignazione. Su un cartello affisso sulla vetrina dell’attività commerciale ha scritto che era vietato l’ingresso agli ebrei. Cartelli di questo genere erano affissi in tutti i luoghi pubblici nella Germania nazista che portò all’Olocausto di sei milioni di persone.

Il cartello riportava anche scritta: “Niente di personale, nemmeno antisemitismo, semplicemente non vi sopporto”. Ma lo choc e l’indignazione è stato enorme. Il messaggio è stato rimosso dopo l’intervento della polizia ma l’immagine era già finita online ed è stata ripresa da tutte le testate giornalistiche.

Il gestore del negozio si è difeso affermando di non aver calcolato l’entità dell’indignazione pubblica e di averlo affisso solo per la sua frustrazione rispetto a quello che sta avvenendo a Gaza. Nei suoi confronti la procura ha aperto un’inchiesta per istigazione all’odio. Per Felix Klein, incaricato del governo federale per la vita ebraica in Germania, si tratta di un chiaro caso di antisemitismo, contro il quale occorre intervenire. Nello Schleswig-Holstein, il Land dove si trova Flensburg, i casi di antisemitismo sono aumentati: nel 2023 erano stati 120, lo scorso anno addirittura 588.

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Il Fatto Quotidiano

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