Chivu bacchetta l'Inter su Gasperini e ammette di aver copiato, poi manda messaggio a Pio

  • Postato il 17 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Da una parte la miglior difesa d’Europa, dall’altra l’Inter di Cristian Chivu che ne vince cinque consecutive tra campionato e coppa ma è ancora in cerca di identità. L’attuale tecnico dei nerazzurri, che ben conosce l’Olimpico per i suoi trascorsi in giallorosso da giocatore, si prepara al suo secondo big match della stagione in Serie A. Fallito il primo banco di prova con la Juventus, per Chivu arriva ora la sfida forse più difficile dopo la sosta: battere la Roma di ferro di Gasperini e rilanciare l’ambiente interista per tornare a gonfiare il petto in Italia, riacciuffare la vetta e mettere pressioni a Milan e Napoli.

Chivu, lo status di forma dei giocatori tornati dalle nazionali

Tra campionato e Champions League, dall’Ajax alla Cremonese. Alla vigilia della sfida di alta classifica con i giallorossi, Cristian Chivu racconta le sue sensazioni in conferenza stampa e sullo stato dei giocatori nerazzurri tornati dalle nazionali: “Sono tornati sani, senza problemi. Ci sono stati giocatori che hanno accumulato minuti, hanno fatto anche due partite da 90′, ma gli abbiamo dato anche qualche giorno in più di riposo. Li abbiamo gestiti per averli poi al meglio della loro condizione fisica e mentale”.

Aggiunge poi Chivu che analizza la sua avversaria: “La Roma è stata brava a dare continuità al lavoro di Ranieri. Gasperini ha aggiunto la marcatura a uomo, hanno trovato il giusto equilibrio, mantenendo solidità. Hanno una squadra organizzata, difende bene e sa interpretare i momenti. Viene con coraggio sui riferimenti, ma sa anche difendere con blocco basso con un portiere che sta facendo bene. Serve lucidità nel capire le possibilità quando loro concederanno qualcosa, dobbiamo essere svegli per agire prima possibile e fare male alla loro organizzazione difensiva”.

Bonny e Pio Esposito, il quid in più dei nerazzurri

Meglio abbondare per Cristian Chivu. Con Lautaro, Bonny e Pio Esposito, per il tecnico dell’Inter in avanti c’è tanta qualità e possibilità di ricambi, per sostituire l’infortunato Thuram: “Ho tre attaccanti a disposizione, sono tutti e tre bravi ad interpretare il ruolo, a prescindere dall’avversario. Sono bravi anche a improvvisare se ci fosse bisogno”.

Aggiunge poi Chivu su quella che potrà essere la probabile formazione e gli attaccanti titolari: “Io un’idea ce l’ho, ne parlo con lui perché mi sembra giusto dargli qualche consiglio. Dobbiamo essere consapevoli che lui sia un giocatore dell’Inter e della nazionale, la pressione fa parte del gioco. Dà fastidio quando ci si mette a speculare con confronti che non hanno senso. Lui ha dimostrato che anche a 20 anni ci sa fare e ci sa stare. Deve adattarsi alle richieste della società e del calcio internazionale, lui è un giocatore internazionale.”

Il tecnico dell’Inter, infine, dice la sua sul talento di Pio Esposito: “E’ un profilo importante, apprezzato e ammirato ovunque. Bisogna non dimenticarsi che è un ragazzo giovane, in due mesi gli è cambiata la vita. Era quello che desiderava, è salito sul palco, deve ballare, deve imparare a stare e anche ad accettare gli errori. La cosa più importante è che ha ancora margini di miglioramento”.

Chivu analizza la Roma di Gasperini

Sulla partita che sarà aggiunge poi Chivu: “Mi aspetto di ripartire da dove abbiamo concluso contro la Cremonese con determinazione e grinta. Serve continuità e bisogna capire i punti di forza per fare altri passi in avanti, senza tornare indietro. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di ogni partita, abbiamo imparato a trattarle tutte come finali. Fa poca differenza se affrontiamo avversari con più fama o meno fama, ci interessa di più la nostra preparazione e la voglia di essere dominanti”.

Chivu ritrova Gasperini

Sole cinque partite per Gasperini e Chivu. Nella stagione 2011-12 il tecnico dell’Inter era Gasperini e Chivu era al centro della sua difesa. Con quattro sconfitte ed un pareggio i destini dei due si separarono. Oggi, dopo 14 anni, i due si ritroveranno, entrambi da allenatori: “Con Gasperini l’esperienza è stata breve, ma ho avuto una buona impressione. Ho avuto anche conferma in quello che lui ha continuato a fare per l’innovazione che ha portato a Bergamo. A un certo punto ci siamo ispirati, abbiamo capito che è una cosa fattibile per il calcio italiano. Gode di tutta la mia stima e ammirazione, così come era quando è stato il mio allenatore.”

Chivu racconta poi un aneddoto su Gasperini: “Avevo fatto una preparazione come non accadeva da molti anni. Aveva cercato di cambiare modulo, io sarei stato il suo braccetto di sinistra: ci divertivamo, purtroppo i risultati non ci sono stati. E’ stato mandato via presto, poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento perché è diventato un allenatore che ha ispirato tanti giovani”.

E infine spiega il tecnico nerazzurro cosa gli è rimasto dentro della breve esperienza con Gasperini: “Questo modo di interpretare il calcio, la fase difensiva, il coraggio nel portare innovazione. E’ stato una cosa nuova anche per tanti allenatori giovani, si sono viste cose che magari erano nella testa di molti ma nessuno aveva osato fare. Altri prendono spunti da un’idea, cercano di fare poi a modo loro, come ho fatto anche io. Bisogna sempre rubare da quelli più bravi, lui è tra quelli veramente bravi”.

Sommer torna titolare contro la Roma, Thuram resta out

“Sì, giocherà Sommer contro la Roma“, poi glissa il tecnico nerazzurro su Thuram, ancora infortunato: “Non lo so quando rientrerà”.

Cosa vuol dire per Chivu tornare a Roma ma da allenatore

I quattro anni a Roma per Chivu sono stati importanti. Racconta il tecnico dell’Inter: “Ho avuto modo di assaggiare quello che era il campionato più bello del mondo, con un allenatore come Capello che mi aveva voluto. Ne ho avuti altri, da Spalletti a Voller, Bruno Conti e Delneri.”

E infine: “Mi sono innamorato di un paese come l’Italia, di tutto quello che mi ha dato. Sono ancora qua dal 2003, ringrazio l’Italia per come mi ha accolto. L’esperienza a Roma mi ha permesso di crescere come atleta e come uomo”.

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