Chiudeva i bambini dentro a coprimaterassi per farli smettere di piangere: maestra rischia dai 3 ai 15 anni
- Postato il 16 maggio 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Era già finita sotto processo con l’accusa di maltrattamenti ai danni di minori, la 55enne Elisa Barbara Stella, ex direttrice nonché insegnante padovana dell’asilo ‘Hoplà Iuhuu’ di via Mariutto, a Mirano. Ma ora la sua posizione si è ulteriormente aggravata dopo che la Procura di Trento ha formalizzato contro di lei anche l’imputazione di sequestro di persona. Una contestazione aggiuntasi, al già grave quadro inquisitorio, nella mattinata di ieri, 15 maggio, dopo alcune dichiarazioni rilasciate da alcune maestre colleghe della Stella nelle quali si raccontava di come l’ex direttrice avesse “rinchiuso” dentro materassi provvisti di cerniera i bambini che piangevano con insistenza, o che non volevano dormire nell’ora del riposo pomeridiano. I bambini venivano rinchiusi totalmente, testa compresa, impedendo loro – riporta Il Gazzettino – di uscire e muoversi liberamente.
Gli antefatti – Fino a ieri l’imputazione che gravava sulla Stella era di presunti maltrattamenti ai danni dei bambini della sua classe: maltrattamenti come strattonamenti, insulti, urla, punizioni e l’ordine affinché venisse data loro poca acqua per evitare continui cambi di pannolino. A quanto riporta Il Gazzettino, i fatti finiti sotto la lente della pubblica accusa risalgono agli anni compresi tra il 2014 e il 2019, anno in cui i carabinieri – dopo segnalazione – installarono telecamere all’interno della struttura per cercare riscontri e verifiche.
Il caso – Inizialmente la Procura di Venezia aveva richiesto l’archiviazione del caso, ritenendo che non fossero emersi elementi sufficienti per andare a giudizio. Poi, l’opposizione al gip di alcuni genitori, che aveva permesso di riprende il caso spostandolo a Trento (in quanto una delle parti offese è un magistrato del distretto veneto) dove una seconda richiesta di archiviazione veniva presentata ma subito respinta dal giudice per le indagini preliminari, che formulò il capo d’imputazione per maltrattamenti. Durante l’ultima udienza di venerdì 28 marzo, il Tribunale di Trento ha chiesto al pm Maria Colpani di valutare se contestarle anche il reato di sequestro, richiesta arrivata dopo che sette teste – tra maestre ed ex maestre – sono state sentite e hanno confermato le sgridate, le offese, gli strattonamenti e i pizzicotti messi in atto dalla Stella, che era solita talvolta alzare i bambini di peso per un braccio. La decisione, come riporta la redazione veneta del Corriere della Sera, verrà espressa alla prossima udienza in data 15 maggio. Tra le ultime testimonianze due circostanze “inquietanti”: i bambini più “iperattivi” venivano prima chiusi in una stanza al buio (la nota “stanza della nanna”), poi, se l’atteggiamento “indisciplinato” continuava, venivano appunto rinchiusi dentro sacchi letto per alcuni minuti e lì ci restavano fino a che, dopo pianti e urla, non si addormentavano stremati.
Il capo d’imputazione parla di “una pluralità di condotte di violenza morale, e talvolta anche fisica, nei confronti dei propri alunni e in particolare della classe di bimbi di età inferiore ai tre anni“, condotte esemplificate in “continue, immotivate e spropositate punizioni, ingiustificati strattonamenti e finanche stringimenti al collo, invitando gli altri insegnanti ad adottare analoghi comportamenti e ingenerando all’interno della classe un clima di paura e ansia nei minori”. La denuncia era nata da due maestre – poi confermata da altre – che avevano mostrato dissenso verso i metodi “educativi” della Stella. La versione difensiva, rappresentata dal legale della Stella Tommaso Politi, si avvale invece delle affermazioni di altre maestre e genitori, secondo cui “il clima nell’asilo era idilliaco e tutto andava bene”, si legge sul Gazzettino. A processo nove famiglie, assistite dai legali Graziano Stocco di Mestre e Maurizio Paniz di Belluno, si sono costituite parte civile. L’udienza è stata rinviata al prossimo 17 luglio, data nella quale per la difesa della Stella si riapriranno i termini per un’eventuale richiesta di accesso a riti alternativi.
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