Chiesta l’archiviazione per Totti e Bocchi, ma la Blasi non ci sta e torna alla carica

  • Postato il 26 novembre 2025
  • Di Panorama
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Roma. È emersa ieri la notizia che potrebbe chiudere, almeno per ora, uno degli ultimi capitoli giudiziari che coinvolgono Francesco Totti e Noemi Bocchi. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento per l’accusa di “abbandono di minori”, promossa dall’ex moglie di Totti, Ilary Blasi.
La denuncia aveva preso piede da un episodio del maggio 2023, quando la figlia più piccola di Totti, di sette anni all’epoca, sarebbe rimasta in casa da sola per diverse ore, mentre l’ex calciatore e la Bocchi uscivano a cena, secondo la ricostruzione della Blasi. I figli della nuova compagna erano presenti nell’appartamento e una tata risultava formalmente incaricata di vegliare sui minori: ma secondo la versione della parte lesa, quella sera non c’era alcun adulto ad accudire i bambini.

Le ragioni dell’archiviazione: perché i PM non hanno ritenuto necessario procedere oltre

Secondo la Procura, “non vi è mai stato un reale pericolo per i minori”. Le motivazioni sono plurime: la bambina più piccola aveva un telefono con cui poteva contattare la madre, le erano accanto i figli della Bocchi (più grandi), e la babysitter, seppur non presente materialmente, era “verosimilmente disponibile” a salire in casa subito, poiché abitava nello stesso palazzo.
Nella richiesta di archiviazione è finita anche la tata della famiglia, accusata di aver falsamente dichiarato di essere presente quella sera per fornire un alibi.
Per la difesa di Totti, in particolare l’avvocato Gianluca Tognozzi, la decisione della Procura sarebbe “puntualmente motivata rispetto alla realtà dei fatti accertati”, e appare come “strumentale alle controversie in sede civile” (in riferimento all’ampia battaglia legale familiare in corso).

L’opposizione della Blasi: niente sconti. La parola al giudice

L’ex moglie di Totti, attraverso i suoi legali, si è opposta alla richiesta di archiviazione, rifiutando l’ipotesi che la vicenda si chiuda senza processo.
L’udienza davanti al GIP di Roma è stata fissata per il 1º dicembre. A stabilire se il caso verrà archiviato o proseguirà sarà dunque un giudice, e non più solo i PM, con la situazione che resta tesa all’interno del ciclone mediatico che accompagna la famiglia ormai da anni.

Perché la vicenda infiamma l’opinione pubblica

Diverse sono le motivazioni che hanno condotto questo fatto di cronaca giudiziaria sotto i riflettori e che continuano ad alimentare le forti polemiche sia di ordine legale che di ordine sociale.
Tra le più importanti possiamo notare le seguenti.

Responsabilità genitoriale e celebrità: l’episodio scatena interrogativi sul confine tra diritto alla privacy di una famiglia e il dovere di tutela dei minori, soprattutto quando i protagonisti sono personaggi pubblici.

Contraddizioni nelle testimonianze: la tata, inizialmente indicata come presente, è finita sotto accusa per false dichiarazioni; ma secondo gli accertamenti della polizia, quando il 112 intervenne, la donna sarebbe effettivamente arrivata in casa.

Contesto del divorzio e guerra mediatica: l’indagine penale rischia, secondo diversi attori, di diventare un’arma nella contesa civile tra le parti: separazione, affidamento, interessi economici e diritti dei figli.

Che cosa può succedere adesso

Se il giudice confermerà la scelta presa, tanto Totti quanto Bocchi e la tata, saranno prosciolti da ogni accusa: non ci sarà il processo per “abbandono di minori”.
Se invece l’opposizione di Blasi avrà seguito, si aprirà un processo penale: con interrogatori, possibili testimonianze e nuove verifiche a tutto campo su quanto accadde quella sera del 26 maggio 2023.
L’archiviazione richiesta dalla Procura rappresenta un passo verso la potenziale chiusura di una pagina tanto delicata quanto controversa per la coppia.  Tuttavia, con la ferma opposizione della controparte e un magistrato ancora chiamato a decidere, la parola fine non è ancora stata scritta. In un delicato gioco di equilibri fatto di accuse e alibi, le carte restano sul tavolo, in attesa di essere rimescolate.

Autore
Panorama

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