Chidera Eze, la nuova promessa dell'Italvolley di Velasco: la Nigeria, i palleggi per Egonu, la stima per Orro

  • Postato il 21 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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L’assenza del suo mito, Alessia Orro, le ha spalancato le porte della Nazionale per la Week 2 di Volleyball Nations League. E Chidera Blessing Eze, per tutti semplicemente “Chi”, ha saputo cogliere al volo l’occasione. Ha debuttato contro la Bulgaria, ha giocato un set e mezzo contro la Thailandia, è stata promossa titolare contro il Giappone. Dove si è resa protagonista di un “partitone”, al pari dell’altra giovane “Stella” (di nome e di fatto) della Nazionale di Julio Velasco: Nervini. Ma chi è e da dove è saltata fuori la nuova promessa del volley azzurro?

Chi è Eze: gli inizi con la Pool Piave

Eze è nata il 2 settembre 2003 a Lagos. Proprio come un’altra figlia di nigeriani, Paola Egonu, è cresciuta nel Veneto, a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, dove si è trasferita giovanissima con la famiglia, e ha iniziato molto presto a giocare a volley. In un’intervista presente sul sito della sua prima società, il Volley Pool Piave di San Donà, che fa parte della galassia Imoco Conegliano, e risalente alle Kinderiadi del 2017, quando aveva appena 13 anni e fu premiata come miglior giocatrice della finale, diceva:

“Ho iniziato a giocare a pallavolo in prima elementare quando avevo circa 6 anni perché mi è sempre piaciuto come sport e anche perché mi affascinava il modo in cui le atlete, viste in televisione, si davano forza tra di loro e non mollavano mai niente pur di portarsi a casa quella partita. La pallavolo per me è tutto: riesce a farmi vivere cose fin troppo emozionanti e mi hanno fatto conoscere persone fantastiche. Se adesso smettessi di giocare credo che non sarei più la stessa persona perché è come se togliessi una parte fondamentale del mio cuore”.

Il mito di Orro e la profezia sull’azzurro

All’epoca Eze giocava universale, poi si è specializzata nel palleggio. Alta 180 centimetri, in un’altra “vecchia” intervista rivelava la sua campionessa di riferimento: “Alessia Orro”. Ed ecco perché: “Mi piace molto il suo palleggio e vorrei diventare una brava palleggiatrice come lei“. Ironia della sorte: proprio un impegno extra-pallavolistico di Orro, testimone in Italia al matrimonio di un’amica, le ha consentito di essere a Hong Kong con Egonu, Danesi, De Gennaro e le altre azzurre.

E si è avverata un’altra profezia di qualche anno fa di “Chi”: “Il mio sogno più grande è quello di giocare per la Nazionale italiana. Spero tanto che un giorno possa fare parte del gruppo delle dodici italiane che giocheranno la finale europea e di essere un punto di riferimento per qualcuno da cui prendere esempio“. In azzurro, per la verità, aveva già esordito con l’Under 21 nel 2023: seconda ai Mondiali. L’anno dopo, con l’Under 22, ha vinto l’oro agli Europei, ricevendo il premio come miglior palleggiatrice del torneo.

La prova col Giappone e il futuro a Bergamo

I numeri certificano l’ottima prestazione di Eze nel big match di VNL col Giappone. Quattro punti personali di cui tre a muro e uno da attaccante pura (potrebbe giostrare bene anche come schiacciatrice), un paio di “finte” sotto rete che hanno fruttato altrettanti punti, più tanti palloni serviti al meglio alle varie Egonu, Fahr e Nervini. Nelle gerarchie di Velasco potrebbe aver scalzato Carlotta Cambi: quando tornerà Orro per la Week 3, chissà chi sarà la sua palleggiatrice in seconda.

Intanto Eze è pronta a spiccare il volo anche a livello di club. La sua è stata una progressione lineare nel corso degli anni. Dopo gli anni in B1 nel Piave, nel 2021 è passata al Vicenza in A2 e nel 2022 si è trasferita al Talmassons, nella stessa categoria. È stata tra le protagoniste della storica promozione in A1 delle friulane nella stagione 2023-24, quest’anno è arrivata la retrocessione ma lei continuerà a giocare nel massimo campionato: a Bergamo. “È stata la mia prima scelta perché sono sicura di poter crescere tanto in questa Società”, ha detto al momento dell’annuncio. Senza trascurare gli studi: “Sono al secondo anno di Economia Aziendale. Tosto, ma mi piace tanto”.

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