Chiara Ferragni, clamoroso: risarcisce nonna Adriana

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Personaggi
  • Di Libero Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni
Chiara Ferragni, clamoroso: risarcisce nonna Adriana

Cinquecento euro: che forse paiono una sciocchezza, soprattutto per chi ha guadagnato milioni di euro grazie ai social network, ma che in realtà valgono il sapore di un risarcimento cruciale se a ottenerlo è una nonnina di 76 anni di Avellino, nonna Adriana L., e a doverlo sborsare è l’influencer numero uno del web, Chiara Ferragni. Il processo è quello per “lo scandalo dei pandori” che vede Ferragni alla sbarra con l’accusa di truffa aggravata (la prossima udienza è fissata per il 4 di novembre): la signora Adriana è l’unica consumatrice che si è costituita parte civile nel procedimento.

Per lei tuttavia non ci sarà una sentenza, per lei non si arriverà a un verdetto: il suo risarcimento arriva prima in base a un accordo legale. Ferragni la ristora (gli avvocati della pensionata campana sostengono che, comprando quei dolci della linea Pink Christmas, volesse «fare beneficenza», che ci tenesse e che, da «fervente cattolica», si sia «resa conto di quello che era successo solo lo scorso aprile»), nonna Adriana ritira l’istanza.

Il caso è stato sollevato dalla procura nel 2022 e ruota attorno a una campagna promozionale in cui si sarebbe fatto credere che la vendita dei pandori natalizi col logo Ferragni stampato sulla confezione contribuisse a una donazione nell’ambito della beneficenza. In realtà l’ammontare era già stato determinato in precedenza e non sarebbe cambiato in relazione alle vendite effettive. Insomma, una beneficenza c’è stata sul serio (questo è innegabile), solo che è stata pubblicizzata in un modo che per i pm è ingannevole.

Il punto (giuridico) lo metterà la magistratura: tra una settimana, quando nonna Adriana revocherà la sua posizione, il giudice dovrà decidere in relazione alla richiesta di parte civile di due associazioni di consumatori e verrà discussa l’eventuale ammissione dei riti alternativi. Ciò che è probabile è che si arrivi a un processo tramite il rito abbreviato (e con date che sono già state fissate per il 25 e per il 19 dicembre): a questo punto è plausibile attendere una sentenza per gennaio del 2026.

Continua a leggere...

Autore
Libero Quotidiano

Potrebbero anche piacerti