Chiappe Revello, 40 anni di Connessioni: energia, lavoro e innovazione per il futuro del territorio e lo sviluppo della blue economy

  • Postato il 11 novembre 2025
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Genova. Un dialogo sul futuro che nasce da quarant’anni di esperienza nella comunicazione e si apre alle nuove generazioni: è questo lo spirito con cui Chiappe Revello, agenzia di comunicazione fondata da Aldo Chiappe e Rossana Revello nel 1985 celebra il suo quarantesimo anniversario con l’evento “40 anni di Connessioni: energia, lavoro e innovazione per il futuro del territorio e lo sviluppo della blue economy”, svoltosi lunedì 10 novembre a Palazzo della Borsa di Genova.

Un’occasione di confronto tra istituzioni, imprese, mondo accademico e start-up per riflettere sul ruolo della Liguria come laboratorio di transizione sostenibile, dove energia, lavoro e innovazione possano essere leve di sviluppo e coesione.

Il programma, aperto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio, del Presidente di Confindustria Genova Fabrizio Ferrari, di Rossana Revello (Chiappe Revello) e di Nicola Ferracin, Responsabile del Dipartimento Nord Ovest di Terna, sponsor unico dell’evento, ha offerto due momenti di approfondimento dedicati a due pilastri del futuro: energia e giovani.

La prima, “Le nuove rotte dell’energia: dalla blue economy alle infrastrutture energetiche nel territorio”, moderata da Guido Conforti, Direttore Generale di Confindustria Genova, ha visto a confronto il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il Presidente di Confindustria Liguria Giovanni Mondini, Loretana Cortis (Fincantieri), insieme alle esperienze di Ogyre e Antares Electrolysis, due start-up che incarnano la connessione tra innovazione tecnologica e tutela ambientale, rappresentate rispettivamente da Antonio Augeri e Andrea Riva.

Nel corso del dibattito è emerso come la blue economy sia da sempre un pilastro fondamentale per la Liguria, un settore in grado di coniugare tutela ambientale e sviluppo industriale. Il Presidente Marco Bucci ha sottolineato il valore della collaborazione pubblico-privato e l’importanza di continuare a costruire infrastrutture nel rispetto dell’ambiente, ribadendo che la crescita sostenibile passa da equilibrio e innovazione, non da immobilismo. Dal mondo delle imprese, Cortis ha rimarcato il legame storico di Fincantieri con la Liguria e con l’ecosistema della formazione, sottolineando come una larga parte della filiera produttiva dell’azienda resti in Italia.

Le esperienze delle start-up hanno offerto un punto di vista concreto sull’innovazione sostenibile: Ogyre ha raccontato il progetto che coinvolge i pescatori nella raccolta della plastica in mare, dimostrando come la creazione di reti locali possa generare impatti ambientali e sociali positivi. Antares Electrolysis ha invece presentato una tecnologia capace di aumentare l’efficienza della produzione di idrogeno fino al 91%, contribuendo alla diffusione di soluzioni realmente sostenibili nel settore energetico.

La seconda tavola rotonda, “Genova per i giovani: opportunità e sfide per il futuro”, moderata da Michele Brambilla direttore del Secolo XIX, riunirà voci del mondo accademico e istituzionale – tra cui la Sindaca di Genova Silvia Salis, Luca Paolazzi (CNEL), Giovanna Iannantuoni (Fondazione Università Bicocca), Valentina Costa (Università di Genova – CIELI) e infine il contributo di Barbara Mazzolai, Associate Director for Robotics e Direttrice del Bioinspired Soft Robotics Lab dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Nel suo messaggio, la Sindaca Silvia Salis ha ricordato come i quarant’anni di Chiappe Revello rappresentino una storia di legami, fiducia e crescita condivisa, sottolineando l’importanza di dedicare la giornata al futuro, ai giovani e all’energia come motore di innovazione. “In una città come Genova, in profonda trasformazione – ha scritto – il tema dell’energia è anche generazionale: riguarda il modo in cui stiamo ridisegnando il futuro perché sia attrattivo per giovani che possano immaginare un domani possibile qui, senza sentirsi costretti ad andare altrove per trovare le opportunità a cui hanno diritto”.

Nel confronto, Paolazzi ha richiamato l’attenzione sul progressivo calo demografico che interessa Genova e l’Italia, un fenomeno aggravato dall’emigrazione dei giovani laureati verso l’estero. Iannantuoni ha messo in luce il ritardo italiano nell’integrazione tra università e impresa e le difficoltà di accesso al lavoro per le donne, sottolineando come solo una su due sia oggi occupata.

Barbara Mazzolai ha posto l’accento sul rapporto tra innovazione tecnologica e sostenibilità, ricordando che la tecnologia ha già migliorato la qualità della vita, ma continua a generare un impatto rilevante sull’ambiente. Ha descritto le nuove frontiere della robotica bioispirata, che trae ispirazione dai processi naturali e si sviluppa senza danneggiare l’ecosistema, e ha citato le ricerche in corso su batterie commestibili come esempio concreto di innovazione sostenibile. Ricordando che la tecnologia non ha mai valenza positiva o negativa, dipende dall’uso che se ne fa.

Accanto agli interventi istituzionali, il confronto con i giovani presenti in sala – studenti universitari, dottorandi e neoimprenditori – ha offerto spunti autentici e vivaci sulle aspettative e le difficoltà di chi si affaccia oggi al mondo del lavoro. I ragazzi ci hanno restituito un’immagine di Genova come città-laboratorio, dove istituzioni, università e imprese possono collaborare per generare un modello di sviluppo attrattivo, sostenibile e a misura di nuove generazioni.

“Vogliamo che da questo evento emergano idee e prospettive che ispirino concretamente le nuove generazioni – spiega Rossana Revello, fondatrice e presidente di Chiappe Revello – La sostenibilità, per noi, non è un concetto astratto ma una pratica concreta che unisce economia, innovazione e responsabilità. È da qui che passa il futuro del lavoro e delle comunità”.

Attraverso le sue connessioni – infrastrutturali, relazionali e generazionali – l’incontro ha offerto uno spazio di riflessione su come la comunicazione, l’impresa e la ricerca possano collaborare per costruire un modello di crescita più sostenibile, inclusivo e orientato al futuro.

Autore
Genova24

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