Chiamate mute: la nuova truffa che clona la tua voce con l’intelligenza artificiale

  • Postato il 27 ottobre 2025
  • Di Panorama
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Il silenzio non sempre è innocuo. Arriva una telefonata. Nessuna voce dall’altra parte. Qualche secondo di silenzio, poi la linea cade. E si pensa sia stato un semplice errore, fastidioso, ma senza conseguenze. E invece? Per i truffatori è un’occasione d’oro. Queste “chiamate mute” sono la porta d’ingresso a un nuovo tipo di cybercrimine che sfrutta la tecnologia dell’intelligenza artificiale per clonare le voci delle vittime.

Come agiscono le truffe delle telefonate mute

Dietro queste chiamate silenziose si celano software automatici, capaci di comporre e registrare migliaia di numeri ogni giorno. Nel momento in cui si risponde e si pronuncia un semplice “Pronto?”, il sistema registra frammenti sonori sufficienti a identificare il numero come attivo e, in molti casi, a raccogliere campioni vocali utilizzabili per la creazione di un clone digitale. Questi dati vengono poi rivenduti in circuiti criminali che li usano per spam, frodi o veri e propri furti d’identità. Grazie ai recenti progressi dell’intelligenza artificiale, bastano infatti pochi secondi di voce per replicarne timbro, tono e inflessioni. Strumenti di clonazione disponibili online, anche gratuiti, permettono di creare copie vocali indistinguibili dall’originale. Secondo diverse ricerche oltre la metà delle persone non riesce più a distinguere una voce umana da una generata da un algoritmo, soprattutto quando il clone deriva da un campione autentico. Una volta ottenuto il clone per i truffatori le possibilità sono illimitate. Possono impersonare un familiare in difficoltà, un collega, o persino un funzionario bancario, chiedendo aiuto economico o l’invio di codici di accesso. In alcuni casi, i criminali simulano emergenze familiari per spingere la vittima a trasferire denaro immediatamente, facendo leva su paura e urgenza.

Come difendersi dal furto della voce: le strategie

Come difendersi? La prima regola è non rispondere alle chiamate sconosciute o, se si decide di farlo, non pronunciare parole: il silenzio, in questo caso, è la miglior protezione. Terminata la chiamata, conviene bloccare il numero e segnalarlo come sospetto. Un’altra buona pratica è verificare sempre l’identità di chi chiama, anche quando la voce sembra familiare. È altrettanto importante limitare la propria esposizione online. Ogni contenuto audio pubblicato sui social, da un video su TikTok a un messaggio vocale su WhatsApp, può diventare materiale per la clonazione. Infine, la regola d’oro: mai agire d’impulso. Le frodi più efficaci sfruttano il panico e la fretta. Se si riceve una chiamata urgente che chiede soldi o dati sensibili, è bene interrompere subito la conversazione e ricontattare la persona tramite un numero ufficiale o conosciuto.

Autore
Panorama

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