“Chi sono i vecchi oggi? I trentacinquenni”. La risposta della Generazione Z è impietosa, ma sul sesso sono d’accordo “non esiste un’età in cui si è più desiderabili”

  • Postato il 20 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Chi sono i vecchi? “I trentacinquenni, per la Gen Z”. Sta facendo molto scalpore un recente sondaggio condotto da Edubirdie su 2000 individui fra i 13 e i 30 anni circa (Gen Z e Millennial più giovani). In estrema sintesi, per molti di loro siamo tutti decisamente vecchiotti. Ma non necessariamente indesiderabili

Dove sono i vecchi? Oggi ci sono i “diversamente giovani”: per la scienza, la vecchiaia comincia a 75 anni. E la pensano così anche le persone intervistate per uno studio del 2024, perché la percezione della vecchiaia è molto cambiata per chi la vive oggi. Ma a gelare gli animi arriva la notizia che sono considerate decrepite celeb come JungKook, Taylor Swift, Emma Watson, Kylie Jenner, Logan Paul… Sostanzialmente questo è emerso dal sondaggio di Edubirdie che ha voluto tastare il polso alla gioventù per sapere cosa ne pensa di vecchiaia e futuro. “I risultati mostrano che l’insicurezza ha un grosso peso, tuttavia in queste nuove generazioni c’è ancora un sacco di vita”, scrive Edubirdie.

I trentacinquenni? Bell’e fritti! Alla domanda: “A che età pensi che una persona diventi ufficialmente ‘vecchia’?”, il 22% del campione intervistato – oltre 1/5 dei ragazzi della Gen Z, fra 13 e 28 anni – ritiene che a 35 si inizi la china discendente. Più indulgenti sono invece i giovani Millennial, che hanno qualche anno in più: poco più di 1/3 del campione ritiene che la vecchiaia sopraggiunga a 40 anni – età in cui, secondo 1 giovane della Gen Z su 11 e 1 Millennial su 33, si smette quasi di fare sesso: dove si troverebbero le energie sufficienti? Esaminando le risposte nel dettaglio si può però tirare un sospiro di sollievo, perché alla fine la maggioranza di entrambe le giovani generazioni (31% Gen Z, 41% Millennial) ritiene che la vecchiaia cominci a 60 anni. Quasi pari la percentuale tra chi fa partire la terza età da 50 anni (in media, circa il 22%), e tra chi pensa che la vecchiaia cominci a 27 anni: (3% contro 2%); del resto, inutile tirarsi la zappa sui piedi, visto che i più “attempati” della Generazione Z compiono 28 anni quest’anno.

Nonostante tutto, pare che i giovani lascino qualche opportunità ai “poveri anziani”. La domanda: “A che età pensi che una persona non sia più ‘desiderabile’?”, riceve infatti risposte più possibiliste. “Per il 44% dei Millennials e il 33% della Gen Z, l’età non rende automaticamente indesiderabili. Le rughe e qualche capello grigio non li disturbano”, scrive Edubirdie, sottolineando però che “dietro liceo, davanti museo” non rientra nelle loro corde. Ma i ragazzi sono convinti della necessità di mantenersi giovani.

Com’è bella giovinezza che si fugge tuttavia. Il 30% della Gen Z e il 29% dei Millennial pensano che il meglio è andato troppo in fretta. Tanto che all’incirca 1/3 di loro ritenga che sia ormai troppo tardi per cambiare carriera, sposarsi o andare all’estero. Ma ci si deve comunque impegnare per mantenere il più possibile il proprio aspetto giovanile, secondo il 28% dei Millennial e il 32% degli altri ragazzi. “Per il 57% della Gen Z e il 54% dei Millennial, mantenersi giovani è un’attività frenetica e continuativa: meticolosi rituali di skincare, ore di palestra, niente alcol né fast food”, si legge sul sito di Edubirdie. E c’è chi è pronto ad andare oltre: il 24% dei Millennial e il 17% della Gen Z è pronto a usare Botox o filler, e il 9% dei ragazzi non esiterebbe a finire sotto i ferri.

Speranze e timori per il futuro. Se 35-40 anni è la soglia della vecchiaia, non stupisce vedere che i giovani abbiano già ora delle preoccupazioni legate all’invecchiamento. Sono soprattutto i problemi di salute ad affliggere tanto la Gen Z (51%) quanto i Millennials (62%). Per quasi la metà della Gen Z conta molto il successo, mentre per una percentuale analoga di Millennial conta di più la sicurezza finanziaria. Pur sapendo che i social media sono ingannevoli, i ragazzi non possono fare a meno di paragonarsi con influencer e celeb quanto a stili di vita e successo: l’hanno fatto la metà dei Millennial e il 63% della Gen Z. E nonostante la “vecchiaia incombente”, il 30% dei ragazzi della Gen Z vuole dei figli verso i 30 anni – contro più della metà dei Millennial che preferisce rimandare. Alla fine, vecchiaia o no per i sogni c’è ancora spazio: il 73% dei giovani intervistati sono certi che li aspettano anni felici.

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