"Chi porta in studio Fazio", imboscata a Salvini: il super ospite a due giorni dalla sentenza Open Arms

  • Postato il 18 dicembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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"Chi porta in studio Fazio", imboscata a Salvini: il super ospite a due giorni dalla sentenza Open Arms

Nuova puntata, altro colpaccio per Fabio Fazio. Il conduttore di Che Tempo Che Fa, da poco sbarcato sul Nove, è solito invitare ospiti di caratura internazionale per farli pontificare sui tempi più disparati: dall'ambiente alle guerre, dal "fascismo" all'immigrazione. E anche per domenica 22 dicembre - ultima puntata del 2024 - non ha deluso i suoi spettatori. Intervisterà niente poco di meno che Richard Gere.

Il divo hollywoodiano, oltre per aver partecipato a tantissimi cult degli anni '80 e '90, è noto anche per il suo attivismo pro migranti. E i più attenti lettori ricorderanno una sua impresa risalente al 2019. Ebbene, la nostra star del cinema, invece di interpretare un personaggio in qualche set cinematografico della costa est statunitense, si trovava a largo della costa siciliana. Non a bordo di un suo yacht. Bensì a bordo della Open Arms. Sì, la stessa che si sta scontrando - anche nei tribunali - con il vicepremier Matteo Salvini. In quell'occasione, ci fu un duro scontro tra Gere e l'allora ministro dell'Interno. E, volendo essere maliziosi, la sua ospitata da Fazio arriverà proprio due giorni dopo la sentenza Open Arm su Matteo Salvini.

 

Domenica lo studio di #CTCF verrà illuminato dalla straordinaria presenza di Richard Gere

Ci aspetta un'ultima puntata del 2024 da non perdere! https://t.co/1lEzwy7O17 pic.twitter.com/X1XhAWBbsb

— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 18, 2024

 

Intanto Salvini, su X, ha ricordato ai suoi follower cosa accadrà il prossimo venerdì. "Tra due giorni, entrerò in tribunale a Palermo a testa alta, dove rischio SEI ANNI di carcere per aver difeso il mio Paese da ministro dell'Interno - ha spiegato il vicepremier -. Se dovessi essere condannato non sarebbe una sconfitta per me ma per l'Italia e l'Europa, perché proteggere i confini è un DOVERE, non un reato. Io non mollo".

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Autore
Libero Quotidiano

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