Chi fu la prima egittologa italiana?

  • Postato il 11 marzo 2025
  • Di Focus.it
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Una della collezioni egittologiche più importanti, punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati di archeologia e storia dell'antico Egitto, è conservata all'Università di Pisa. L'eterogeneo insieme di reperti è intitolato a Edda Bresciani, un nome indissolubilmente legato all'egittologia, non soltanto italiana.. accademica. Nata a Lucca nel 1930, si laureò nel 1955 in Lettere con una tesi sull'egittologia (fu la prima donna a laurearsi in questa disciplina), una passione che guidò da allora tutta la sua vita. Dopo essersi specializzata a Parigi, a Copenaghen e al Cairo, nel 1968 diventò docente di Egittologia all'Università di Pisa, prima donna a ricoprire una cattedra di questa materia. A Pisa insegnò anche lingua e letteratura demotica. Fu scrittrice e divulgatrice: nel 1999 uscì la sua opera Letteratura e poesia dell'antico Egitto. Cultura e società attraverso i testi (Einaudi), un testo fondamentale, e nel 1978 fondò la rivista Egitto e Vicino Oriente.. La ricerca sul campo. L'impegno di Edda Bresciani non fu solo teorico. Nel 1965 partecipò al salvataggio dei monumenti dell'antica Nubia (regione storica dell'Africa Nord-orientale tra Egitto e Sudan) minacciati dalle inondazioni causate dalla costruzione della diga di Assuan, voluta dal leader egiziano Nasser, una grande opera d'ingegneria civile necessaria per regolarizzare il livello del fiume Nilo e garantire al Paese l'approvvigionamento idrico nei periodi di siccità. Poi dal 1966 diresse gli scavi nel Fayoum, a Medinet Madi. Qui portò alla luce il tempio detto "dei due coccodrilli". Partecipò inoltre alle campagne archeologiche a Gurna e Saqqara. Insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia ai benemeriti della scienza e della cultura, è morta a Lucca nel 2020..
Autore
Focus.it

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