Chi era Antonella Lopez, la 19enne uccisa in discoteca a Molfetta: il lavoro e una famiglia già segnata da un omicidio di mafia

  • Postato il 22 settembre 2024
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Aveva 19 anni ed era andata a ballare, come faceva tante volte, nei locali lungo la litoranea barese. Poi poco prima delle 3 la rissa tra la sua comitiva e un commando di tre persone entrato poco prima in pista. Qualcuno estrae una pistola e fa fuoco: uno dei “numerosi” proiettili esplosi la raggiunge alla spalla, colpendo alcuni vasi che portano il sangue alla aorta. È morta così Antonella Lopez, stramazzata dentro il Bahia Beach di Molfetta, una manciata di chilometri a nord di Bari, nel primo sabato d’autunno.

Una vita normale, quella della 19enne. Durante la settimana il lavoro in un bar dentro una stazione di servizio nel quartiere Japigia, poi come testimoniano le foto pubblicate sui suoi profili social tanto divertimento con gli amici. E il legame con i suoi familiari. Qui si apre un altro capitolo perché, viste le altre persone rimaste ferite nella sparatoria seguita alla rissa nella pista del locale, gli inquirenti hanno subito inquadrato la vicenda in un contesto mafioso. Al quale Lopez era personalmente estranea, ma del quale potrebbe essere rimasta vittima.

La giovane era la nipote di Ivan Lopez, morto esattamente tre anni fa in un agguato sul lungomare IX maggio di Bari. Secondo gli inquirenti, il delitto fu compiuto da uomini che agirono per conto del clan mafioso Capriati di Bari vecchia e del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, in lotta con gli Strisciuglio che avevano il predominio al San Paolo e San Girolamo. E tra i feriti nello scontro a fuoco dentro il Bahia c’è un nome tra questi, che ritorna. Perché tra i feriti c’è Eugenio Palermiti, 20 anni, rampollo dell’omonima famiglia mafiosa. La parentela della vittima 19enne con Ivan Lopez, il ferimento di Eugenio Palermiti e le modalità mafiose dell’agguato hanno indotto la Dda di Bari a prendere il coordinamento delle indagini dei carabinieri, inizialmente affidate alla procura di Trani.

A giudizio per l’omicidio dello zio di Antonella Lopez ci sono Davide Lepore e Giovanni Didonna. Ivan Lopez, secondo gli inquirenti, sarebbe stato ucciso per ritorsione perché, insieme con suo fratello Francesco (ora collaboratore di giustizia), avrebbe compiuto delle estorsioni nei confronti di Lepore, titolare di alcune autorimesse di Bari, vicino al clan Capriati della città vecchia e, in precedenza, al clan Parisi-Palermiti. I fratelli Lopez, invece, erano esponenti del clan Strisciuglio. L’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, maturò in un contesto di “fibrillazioni” e delle “contrapposte azioni di fuoco, incominciate nell’estate 2021, fra il clan Strisciuglio” e il clan Parisi-Palermiti di Japigia.

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Il Fatto Quotidiano

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