"Chi ce l'ha insegnato". Le femministe in cattedra così, occhio al dettaglio: livore puro | Guarda

  • Postato il 8 marzo 2025
  • Di Libero Quotidiano
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"Chi ce l'ha insegnato". Le femministe in cattedra così, occhio al dettaglio: livore puro | Guarda

Non Una Di Meno scende in campo. Il movimento femminista e transfemminista - così si descrive - ha annunciato una manifestazione proprio l'8 marzo, festa della donna. Fin qui nulla di nuovo se non fosse che l'occasione è stata presa al volo anche per manifestare contro Israele e Pro Vita. È accaduto all'università di Bergamo, dove un gruppo di studentesse e studenti appartenenti al movimento femminista e transfemminista è salito in cattedra, ha esposto uno striscione e ha gridato al patriarcato sventolando la kefiah. "Il vero nemico è il patriarcato. La donna partigiana ce l'ha insegnato. Insieme siam partite, insieme torneremo. Non una di meno", hanno gridato quello che è sempre il solito copione di sinistra.

E ancora: "Tra le tante iniziative per l'8 marzo ce ne sono due che non possiamo fare a meno di stigmatizzare. Entrambe hanno per protagoniste associazioni accolte nel Consiglio delle Donne cittadino. Questo evento, dell'associazione culturale Italia - Israele, ha per titolo 'I diritti delle donne in medio oriente', e lascia che a declinare questi diritti sia chi conosce solo la visione coloniale di ciò che una donna dovrebbe essere".

 

 

E ancora: "Non accettiamo che vengano concessi spazi pubblici ad associazioni sioniste che appoggiano il genocidio del popolo palestinese; né tantomeno accettiamo la strumentalizzazione della lotta femminista da parte di relatrici che parlano di femminismo ma appoggiano la violazione di qualsiasi diritto umano messa in atto da Israele", si legge sul profilo Instagram dove l'associazione aggiunge che "l'altro incontro è programmato in università e si guarda bene dal mettere la parola diritti nel titolo - 'Insieme per lei'. Provita e Famiglia, centro aiuto alla vita, la lista studentesca di destra e, inquietante, un colonnello della GdF. Una giornata internazionale per la donna in salsa oscurantista e antiabortista, valore aggiunto in un territorio dove l'aborto farmacologico è permesso solo a un terzo delle donne che si rivolgono all'ASST Papa Giovanni XXIII per un'interruzione di gravidanza. Nessuno spazio a chi impone un'unica visione binaria di chi sia una 'donna', opprimendola ed espugnando ogni diritto fondamentale".

 

 

Maschi che si autopercepiscono femministe democratiche di "Non una di meno" occupano l'aula dell'università di Bergamo per impedire lo svolgimento di una conferenza per la giirnata della donna organizzata da "Bergamo futura".
Nei loro slogan ci spiegano che "la lotta partigiana"… pic.twitter.com/SVdm1F13h7

— Simone Pillon (@SimoPillon) March 8, 2025
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Autore
Libero Quotidiano

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