Checco Zalone fa rinascere la commedia all'Italiana
- Postato il 28 dicembre 2025
- Spettacoli
- Di Libero Quotidiano
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Checco Zalone fa rinascere la commedia all'Italiana
Il successo dell'ultimo film di Checco Zalone non stupisce. Il segreto di certi film lo descrisse tempo fa in una intervista Enrico Vanzina parlando del film Vacanze di Natale (1983): «Le ragioni del successo – spiega Vanzina – sono diverse. Ma una è più precisa delle altre: il tempo ha battuto l’ideologia. Mi spiego meglio. Esisteva un certo tipo di mondo, e anche di cinema, che pretendeva di spiegare la realtà senza guardarla. Aveva un impianto ideologico e non si è reso conto di quello che invece gli stava accadendo intorno. Con quel film noi abbiamo raccontano un pezzo di Paese che avevamo di fronte e che nessuno guardava, un po’ schifato».
Ma Zalone, come ebbe a sentenziare Sabina Guzzanti, è un po’ destrorso e dunque viene guardato con una certa sospettosa alterigia da parte di chi detesta la categoria del “popolare” conferendole un’aura tutta negativa con l’aggettivo “populista”. E invece Checco Zalone è il protagonista di una rinascita della commedia italiana che si rilegittima attraverso stili e modi recitativi nuovi ma sempre aderendo alla realtà e sempre giocando con lo stereotipo dei “vizi” italiani. Il politicamente scorretto fa il resto come avvenuto nel 2022 con il successo di Belli ciao di Pio e Amedeo, diretti anche loro da Gennaro Nunziante come Zalone in Buen camino. Bisogna scommettere, insomma, sulla voglia di leggerezza del pubblico e sulla comicità intelligente.
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La leggerezza è la cifra che più fa comprendere perché sia stata propria la commedia all’italiana quella che meglio ha raccontato la società del Bel Paese, una società più conservatrice che rivoluzionaria anche se Totò spiegava: «Sono un attore. Io debbo piacere a tutti. Destre e sinistre per me non contano». Allo stesso tempo Totò è stato anche il più popolare dei nostri artisti, un modello, un’icona, un maestro che descriveva con sapienza il film comico italiano: «Il nostro cinema comico, siccome è povero, è basato sulle battute, sulle parole, sulle situazioni che non possono avere successo all’estero perché nella traduzione il significato si perde». Come per Zalone, il successo di Totò si spiega perché ha saputo incarnare nei suoi film l’italiano degli anni Cinquanta: «Un piccolo borghese – commentò Mario Monicelli – anzi nemmeno, un sottoborghese in combattimento sempre con lo stipendio, la fame, il posto, la disoccupazione, con un’ideologia diciamo pure qualunquistica».
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Lo stesso discorso vale per un altro grande interprete della commedia italiana come Alberto Sordi. Chi non ricorda la battuta di Nanni Moretti in Caro Diario? «Ve lo meritate Alberto Sordi!». Per dire che gli italiani, in fondo, sono allergici all’evoluzione e se ne stanno sdraiati sui propri vizi e ne ridono pure al cinema. Ma proprio Sordi nelle vesti dell’antieroe Jacovacci nel film La grande guerra (regia di Monicelli) riuscirà a toccare un registro persino tragico. Oreste Jacovacci e Giovanni Busacca (Vittorio Gassman) sono due fanti arruolati per obbligo che non credono nella guerra e sono pronti a ogni bassezza pur di sopravvivere. Nel finale lo schema comico si ribalta e i due si fanno fucilare pur di non rivelare a un ufficiale tedesco la posizione delle truppe dalle quali avevano appena disertato. Qui la rilettura della storia «consente alla commedia di fare i conti in chiave critica con una lunga serie di eventi che hanno portato alla definizione di un carattere nazionale tutt’altro che lineare e specchiato. È così che la commedia diventa il contrappunto malinconico e grottesco di cambiamenti antropologici svolgendo persino una funzione catartica» (Christian Uva e Vito Zagarrio, Le storie del cinema).
Se un film, un attore, un regista, uno sceneggiatore riescono a rinverdire questo filone, a rinnovare queste radici culturali della commedia all’italiana, non avranno dunque successo solo al botteghino, ma entreranno a far parte di una parabola capace di contrassegnare la vera identità italiana.
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