Che cos’era il fuoco greco?
- Postato il 7 dicembre 2024
- Di Focus.it
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Il fuoco era un'arma usata spesso nell'antichità. Frecce incendiarie e proiettili fiammeggianti erano utilissimi per provocare incendi, soprattutto durante gli assedi. Furono però i Bizantini a sviluppare al massimo livello, nell'età tardoantica, l'uso del fuoco in battaglia. Lo fecero con quella che era un'arma segreta, dato che il procedimento per realizzarla era gelosamente conservato alla corte di Costantinopoli e noto solo all'imperatore e ad alcuni artigiani specializzati. Per chi avesse divulgato il segreto era prevista addirittura la condanna a morte.. Fuoco a mare. Si trattava del famoso "fuoco greco", una particolare miscela incendiaria usata per distruggere le navi avversarie oppure le macchine da assedio dei nemici. Probabilmente questa particolare arma si basava su un preparato a base di pece, salnitro, zolfo, petrolio e calce viva, un intruglio che si dimostrò particolarmente efficace sul mare.
Durante le battaglie navali, infatti, questa sostanza incendiaria veniva lanciata grazie a particolari "lanciafiamme", cioè sifoni di rame azionati a pedali, dai dromoni bizantini (le grandi navi da guerra) sulle imbarcazioni nemiche. Oppure venivano gettati vasi di terracotta pieni della miscela, che esplodevano al momento dell'impatto.. Missione impossibile. La cosa che rendeva micidiale quest'arma era il fatto che risultava quasi impossibile spegnerla con l'acqua, forse perché conteneva calce viva, che diventa viceversa più attiva se bagnata. Secondo alcuni trattati medievali l'unico modo per estinguere il fuoco greco era usare una mistura di urina, sabbia e aceto. Ma i nemici dei Bizantini non lo sapevano. Fu così che riuscirono a respingere l'avanzata degli arabi, facendo fallire il secondo assedio a Costantinopoli (717-718 d.C.).. Perché si chiama così? Fu soprannominato così dai popoli stranieri, i Bizantini, romani d'Oriente, lo chiamavano invece "fuoco romano" o "fuoco liquido". La miscela sembra essere stata inventata da un greco che viveva in Libano, a Heliopolis..