Che auto guida Davide Frattesi, eroe di Champions con l’Inter

  • Postato il 7 maggio 2025
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  • Di Virgilio.it
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Certe notti si scolpiscono nella pelle. Quella del 6 maggio 2025 lo ha fatto. Semifinale di Champions. Ritorno a San Siro, Inter-Barcellona. Minuto 99 dei supplementari, tensione alle stelle. Frattesi arriva da dietro, riceve il passaggio di Thuram, controlla col destro, mira e colpisce. Angolo basso, portiere battuto. Lo stadio esplode. Un gol che vale la finale. Dietro ogni lampo da prima pagina c’è, però, sempre un giorno qualunque. E nel caso di Davide Frattesi, dentro quel giorno c’è pure una Volvo XC90.

Potrebbe sembrare un dettaglio, invece no. Quando la norma, nel mondo dei calciatori, è farsi immortalare con bolidi da 300 all’ora, Frattesi gira in una sette posti ibrida. Pulita, solida, elegante. Sì, anche prestazionale. Ma la XC90 sussurra in confronto ai bolidi estremi. Comunica concretezza, equilibrio, sobrietà vera. Un po’ come chi l’ha guidata verso Appiano agli allenamenti, evitando di buttarsi nelle supercar, pallino di vari colleghi eccellenti.

Controcorrente, con naturalezza

Nel calcio si parla di gol, sì. Ma anche di auto. All’Inter lo hanno preso alla stregua di un gioco. Da una parte Arnautovic, con la sua Lamborghini Urus Mansory (custodita insieme a una Rolls-Royce), un carro armato in versione supereroe. Dall’altra Frattesi, al comando della Volvo, senza dare nell’occhio. In un video diventato virale, i due si bloccano la strada per scherzo mentre vanno all’allenamento. Arna sgasa, Frattesi ride. Uno spaccato di due personalità opposte, accomunate da un obiettivo: il bene dell’Inter. Due visioni del mestiere. Due modi di occupare lo spazio. Uno invade, l’altro si prende il suo. Con calma.

Parla piano, lascia il segno

La XC90 è tutto fuorché banale. Comfort nordico, sicurezza top, anima ibrida. Il modello che guida Frattesi garantisce stabilità e un’autonomia ai massimi livelli. Serve potenza? Lei risponde, puntuale, anche se preferisce la linearità. Perché la forma segue la sostanza nelle produzioni scandinave, emblema di affidabilità. Salire a bordo è un’esperienza. Interni tanto minimal quanto ricercati, plancia essenziale, infotainment pulito, materiali scelti con cura. L’atmosfera ti fa subito pensare di avere la situazione sotto controllo. Al posto delle ostentazioni, predomina la calma.

E poi, le tecnologie ADAS: frenata automatica, assistenza alla sterzata, radar intelligenti. La XC90 è un’eccellenza, e i prezzi di listino lo confermano. Per qualcuno può sembrare un argomento da catalogo tecnico. Ma per uno della pragmaticità di Frattesi, che fa della lucidità il suo punto di forza, importa eccome.

Non è solo una macchina

Le macchine parlano. Anche quando stanno ferme. E la Volvo parcheggiata fuori dal Suning Training Centre dice molto. Frattesi non ha evidentemente bisogno di impressionare fuori dal campo. La scena se la prende con i fatti. Con un inserimento al momento giusto. Con un tiro all’angolino. Con una scelta coerente, anche nei dettagli.

Il gol contro il Barcellona entrerà nei ricordi nerazzurri. Intanto, la XC90, silenziosa e pulita, racconta il tipo di giocatore e di persona che lo ha firmato. Uno poco appariscente, ma salvifico nelle occasioni importanti. Dal successo esterno contro il Bayern Monaco all’impresa col Barcellona, certe notti non vanno più via: ti restano incollate addosso. Come certe auto.

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