Cessione Juventus, Bellinazzo in esclusiva: “Vale oltre 2 miliardi. Il no di Elkann? Tether rilancerà”
- Postato il 17 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Ha suscitato enorme clamore la proposta ufficiale formulata da Tether per acquistare il pacchetto di maggioranza della Juventus, appartenente alla Exor, holding controllata dalla famiglia Agnelli. Una notizia che, inevitabilmente, ha fatto molto discutere e ha costretto l’amministratore delegato John Elkann ad intervenire pubblicamente.
In un comunicato ufficiale, ha rispedito al mittente la possibilità di una cessione del club, di cui gli Agnelli detengono la proprietà da 102 anni. Ma la questione rimane aperta, visto le voci sul possibile rilancio di Tether nei prossimi mesi.
- Come nasce la ricchezza di Tether
- Perchè si attende un rilancio
- Quanto vale davvero la Juventus?
- Il mondo arabo alla finestra
Come nasce la ricchezza di Tether
Con il giornalista Marco Bellinazzo, esperto di economia e finanza sportiva de ‘Il Sole 24 Ore’, scopriamo qualcosa in più della società fondata da Giancarlo Devasini e con l’onnipresente amministratore delegato Paolo Ardoino, molto attivo su X quando si parla di Juventus.
“Tether è un’azienda che emette criptovalute, monete digitali che circolano al di fuori dei circuiti bancari tradizionali. A differenza di tutte le altre, Tether si impegna a comprare dei beni durevoli e facilmente liquidabili. Questo garantisce di più gli investitori che in ogni momento potrebbero chiedere indietro gli investimenti fatti. La ricchezza che hanno accumulato i fondatori nasce dal fatto che i soldi reali che hanno ottenuto vendendo cripto, sono stati investiti soprattutto in buoni del tesoro americani, guadagnando dagli interessi che paga lo stato. Questo ha permesso di accumulare una ricchezza che, secondo Forbes, vale alcune decine di miliardi di dollari. E gli ha consentito di investire, tra le altre, nella Juventus raccogliendo nel 2025 l’11.5% delle azioni sul mercato, ottenendo un rappresentante nel consiglio d’amministrazione ed esprimendo la volontà di impegnarsi di più nel club”.
Perchè si attende un rilancio
Andando nello specifico della proposta formulata, e rifiutata, Tether appare pronta al rilancio.
“L’offerta presenta al socio di maggioranza Exor, che detiene il 65%, da 1.1 miliardi di euro non è stata un fulmine a ciel sereno. Ma credo sapessero che sarebbe stata rifiutata. Probabilmente rilanceranno, perché hanno dimostrato di tenere particolarmente alla Juve. In realtà, la proposta è in qualche modo congrua, se si guarda alla capitalizzazione del club rispetto ai parametri per l’acquisto di aziende in altri ambiti. Ma nel calcio ci sono delle regole particolari. Negli ultimi anni, lo sviluppo prepotente dei ricavi dei top club ha fatto sì che i cosiddetti ‘trophy asset’ (che hanno valore strategico ed emozionale e non speculativo, ndr) abbiano acquisito un valore molto alto. Si ritiene che possano portare potenziali ricavi in grado di far crescere enormemente il loro valore”.
Quanto vale davvero la Juventus?
Ma quanto può valere effettivamente la Juventus?
“Si fa riferimento, in particolare, all’Atletico Madrid, passato di mano nel novembre scorso al fondo americano Apollo per 2.5 miliardi di euro complessivi. Come la Juve, il club spagnolo ha lo stadio di proprietà, centri sportivi e fatturato strutturale di circa 400 milioni, poco più basso di quello dei bianconeri. La proprietà ritiene, fermo restando la volontà di non vendere, che la valutazione più congrua della Juve si attesti su una cifra superiore ai 2 miliardi. Se dovesse decidere di vendere, probabilmente non a Tether con cui non ci sono buoni rapporti, si andrebbe su questo tipo di numeri, che potrebbero anche crescere ulteriormente in futuro considerando ricavi Champions, Mondiale per club e altre cose. Exor ha ceduto diversi asset industriali, è di questi giorni la notizia della messa in vendita di alcuni importanti quotidiani italiani, e i trophy asset che possiede, Juve e Ferrari, rappresentano i fiori all’occhiello della holding che non ha necessità né volontà di vendere”.
Il mondo arabo alla finestra
Nel frattempo, si è parlato di un possibile ingresso, come socio minoritario, di un fondo arabo.
“C’è un costante interesse per i club di calcio europei da parte dei fondi d’investimento. È chiaro che anche una società come la Juve è molto appetibile, passando sempre dalla volontà di Exor di cedere. La dichiarazione di John Elkann è chiara, non vogliono cedere nel breve e medio periodo, nel lungo si vedrà”, ha concluso Bellinazzo.
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