C'era una regina a capo della civiltà dei Moche?

  • Postato il 29 ottobre 2024
  • Di Focus.it
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Durante gli scavi nel sito di Pañamarca, che si trova a circa 400 chilometri a nord di Lima, la capitale del Perù, gli archeologi hanno riportato alla luce una tomba con una sala del trono riccamente decorata che apparteneva a una donna che potrebbe aver regnato sulla civiltà Moche oltre 1.300 anni fa.. Chi erano i Moche? Gli archeologi ritengono che questo sito fosse un centro religioso e politico per l'antica civiltà Moche, che fiorì tra il I e il VII secolo nel nord del Perù (nelle odierne province di Pura, Lambayeque, La Libertad e Ancash), in una zona prevalentemente desertica, ma fertile grazie ai fiumi andini, che spargevano limo e acqua dolce intorno alle loro foci creando delle oasi. I Moche, pur non conoscendo la ruota, né i cavalli, né l'alfabeto (arrivarono solo nel 1532 con Francisco Pizzarro, il conquistador che invase il Perù) realizzarono strutture grandiose a forma di piramide tronca a gradoni (simili a quella di Saqqara in Egitto) fatte con mattoni crudi di fango, detti adobe. In questi templi tumulavano i notabili, insieme a vittime sacrificali (animali, prigionieri, donne e bambini).. La scoperta. In una di queste tombe reali, un gruppo di ricercatori guidato da Lisa Trever, docente di Storia dell'arte e Archeologia alla Columbia University (New York) ha scovato una Sala del trono decorata con dipinti che raffigurano una donna seduta sul solenne seggio intenta a ricevere visitatori a corte. Il trono, costruito intorno al 650 d.C., è consumato sullo schienale, suggerendo che venisse realmente utilizzato, inoltre nella seduta, i ricercatori hanno trovato incastonati pietre colorate e capelli umani. «È molto insolito vedere una donna incoronata seduta su un trono», sottolinea Trever, «Tuttavia penso di poter affermare con una certa sicurezza che, indipendentemente da chi vi si sedesse effettivamente, era un trono per una regina, destinato quindi a una donna».. Sfatato il mito di una società maschilista. Negli ultimi anni, gli archeologi avevano già trovato altri indizi che facevano pensare alla presenza di donne potenti, in questa civiltà ritenuta tradizionalmente maschilista. Una tomba scavata nel 2006, infatti, conteneva i resti mummificati della cosiddetta "Signora di Cao", sepolta 1.700 anni fa con onori regali in una piramide decorata con un corteo di uomini nudi. Inizialmente gli archeologi credevano si trattasse di un uomo perché il corpo tatuato impugnava due lunghe mazze da guerra. Invece si trattava proprio di una donna: una giovane alta un metro e mezzo. Con serpenti e ragni tatuati su braccia e caviglie. Le indagini appurarono che la donna, morta di parto, venne sepolta circondata da un piccolo arsenale e un tesoretto di gioielli in oro e rame, tra cui tre corone.. Regine o sacerdotesse? Dunque presso i Moche il potere non era un'esclusiva maschile, come si pensava in passato: a dimostrarlo ci sono anche diverse tombe dotate di un ricco corredo funerario, trovate in un altro sito nel 2013, che conteneva corpi di donne ribattezzate dagli archeologi "le sacerdotesse di San José de Moro". «Poco importa che fossero regine o sacerdotesse, tutte queste figure femminili ritrovate in queste tombe erano sicuramente dotate di potere politico», spiega la dottoressa Gabriela Cervantes Quequezana Cervantes, che lavora all'Università Nazionale di San Marcos a Lima.. La Sala dei serpenti. Nell'altra camera scoperta dagli archeologi i muri sono decorati con figure di serpenti con gambe umane, guerrieri e una creatura mitologica. «In questa stanza sono stati raffigurati serpenti a grandezza naturale — con tratti umani — e un mostro Moche che insegue una persona», spiega Michele Koons, che dirige la sezione di antropologia al Denver Museum of Nature & Science. I dipinti delle due stanze sono stati realizzati in epoche diverse e i due luoghi avevano funzioni differenti: la sala del trono è un luogo più intimo, mentre la Sala dei serpenti è uno spazio imponente. «Queste rappresentazioni aprono nuovi scenari per aiutarci a capire come si svolgevano le cerimonie dei Moche nei templi e definiscono meglio il ruolo delle donne nella società, non solo della regina», precisa Gabriel Prieto, professore di Antropologia all'Università della Florida. «Per molti anni abbiamo pensato che le celebrazioni ospitate in queste grandi aree fossero sempre legate al sacrificio umano, ma in questi dipinti gli artisti rappresentato cerimonie molto diverse rispetto a quelle scoperte finora», conclude Prieto..
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Focus.it

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