Centro storico invaso dai topi, residenti in allarme: “Non mangiano le esche, colpa dei rifiuti in strada”
- Postato il 31 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Siamo invasi dai ratti”. Fulvio Lumachi abita in centro storico da due decenni, e negli ultimi mesi ha lanciato diversi sos sia al Municipio sia al Comune per chiedere che si intervenga sui topi, presenza fissa e sempre più numerosa nella zona del Molo.
“Si saranno abituati al veleno delle derattizzazioni, non si saranno fatte più derattizzazioni, fatto sta che siamo invasi – sottolinea – La situazione è intollerabile per un paese che si considera civile. Tutti abbiamo il timore che, velocissimi come sono, ti passino anche in mezzo alle gambe e lo fanno”.
Come lui molti altri residenti della zona protestano contro le condizioni in cui versano alcuni vicoli e scalette nel sestiere del Molo, concentrandosi soprattutto sui cassonetti e sui rifiuti lasciati in strada che, inevitabilmente, attirano i topi. La presidente del Municipio Centro Est, Simona Cosso, ha disposto una decina di giorni fa una derattizzazione, ma gli interventi non sembrano sufficienti ad arginare il problema. Che non è affatto nuovo.
Topi in centro storico, una questione annosa e (pare) senza soluzione
La presenza dei topi in città, infatti, è nota, e non soltanto in centro storico. Vuoi la conformazione urbanistica, vuoi la presenza di molti cantieri che li “disturbano” con le vibrazioni spingendoli a emergere dal sottosuolo, i ratti vengono avvistati molto più spesso che in passato. Se all’equazione si aggiunge la presenza di rifiuti organici fuori dai cassonetti la situazione diventa ingestibile e le colonie proliferano.
Due anni fa l’allora giunta aveva avviato proprio nel centro storico una sperimentazione che prevedeva la chiusura di buchi e tane, lo spargimento di esche e soprattutto l’utilizzo di dispositivi che producono microscosse sismiche e tombini-trappola in cui i topi possono entrare, ma non uscire. L’esperimento aveva dato buon esito, ma si era rivelato costoso e poco praticabile sul lungo termine, tanto da essere poi archiviato.
Le esche non servono, il tam tam dei residenti: “Non abbandonate i rifiuti”
Le esche, a oggi il metodo utilizzato con più frequenza, non sembrano risolutive nel contenere la popolazione dei topi. Che riescono facilmente a trovare cibo vicino a cassonetti e bidoni. Il Comune due anni fa aveva assicurato che la diffusione dei nuovi bidoni Amiu anti-intrusione avrebbe migliorato le cose, ma come noto il progetto dei cassonetti smart è stato archiviato e comunque in centro storico ne erano arrivati pochissimi.
Conseguenza diretta, i cittadini si muovono in autonomia con il passaparola, invitando chi abita in centro storico, soprattutto in zona Molo, a non lasciare rifiuti né scarti alimentari fuori dagli ecopunti e a non dare da mangiare a piccioni o gabbiani: “La situazione sta degenerando in tutto il centro storico, i topi stanno prendendo il sopravvento. Cerchiamo di rispettare le regole per tutelare la salute, il quartiere e le macchine”.