Cento giorni ai Giochi Olimpici di Milano Cortina, Abodi a Rho risponde sulla sicurezza
- Postato il 8 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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I tasselli incominciano a prendere il loro posto, a disegnare impianti e venue in maniera più definita in questo rush finale che ci accompagna a Milano Cortina 2026. Il sopralluogo dello stesso ministro Andrea Abodi è da collocare in questa prospettiva: Milano, i padiglioni di FieraMilano, a Rho, sono destinati a ospitare la pista di speed skating, hockey femminile e maschile e dunque a diventare fulcro di un continuo afflusso di visitatori che vorranno assistere agli eventi olimpici in programma.
- Abodi a Rho per Milano Cortina 2026
- Il nodo dei costi
- La sicurezza e il timore per possibili ripercussioni
Abodi a Rho per Milano Cortina 2026
Con i segnali pragmatici di un ingresso nella fase di maggiore accelerazione della preparazione, alla data simbolica che proietta Milano verso le Olimpiadi invernali si mostra a che punto si è nelle strutture prescelte nell’area di Rho, poco distante dalla città nei padiglioni della FieraMilano.
“100 giorni ai Giochi? Li scandisco giorno per giorno. Io credo che questo impianto, questa attività e questo cantiere danno il senso dell’impresa che stiamo realizzando, che stiamo definendo, sapendo che abbiamo dei tempi che non sono modificabili, che non sono differibili. Qui tra poco più di un mese ci sarà un test event molto importante e quindi bisognerà rispettarlo questo tempo”, dichiara a margine dell’incontro il ministro Abodi.
“Vale anche per altri luoghi dove ancora i cantieri sono aperti e dove comunque sono parzialmente chiusi o quasi chiusi – aggiunge Abodi -. Dovremmo intervenire con le rifiniture per rendere comunque i luoghi ospitali e performanti dal punto di vista tecnico. Vale quindi il Villaggio Olimpico a Milano che praticamente è stato consegnato: ha bisogno ancora di piccole rifiniture. Vale per il Pala Italia, a Santa Giulia, dove si sta lavorando alacremente per chiudere definitivamente anche quell’opera lì. Adesso si tratta di andare proprio sui dettagli. E vale anche per il lavoro che si sta facendo negli altri siti olimpici di questi meravigliosi 22.000 km quadrati di perimetro di Olimpiadi e Paralimpiadi“.
Il nodo dei costi
Un tema che ricorre, ad ogni edizione dei Giochi, verte sui costi e i buchi provocati dal sistema che il ministro tiene a sostenere sia virtuoso, in questo caso italiano.
“Ci sarà un segnale molto positivo – sottolinea il ministro – che è quello del pareggio di bilancio. Quando si parla di questi eventi spesso si narrano storie di disastri lasciati per chi poi è arrivato dopo e soprattutto per lo Stato. Qui invece stiamo lavorando tutti all’unisono perché il bilancio sia a zero e quindi si ha un saldo positivo soprattutto di cultura sportiva, di promozione dei nostri territori meravigliosi e di miglioramento delle infrastrutture, anche quelle delle opere pubbliche che comunque servono a migliorare la qualità della vita delle comunità per chi ci vive, per chi ci lavora, per chi viene per turismo”, spiega Abodi.
La sicurezza e il timore per possibili ripercussioni
Altro tema di rilievo che investe la totalità delle venue olimpiche è quello della sicurezza, che a Milano e nelle location stabilite sale in cima alla lista delle priorità. “C’è un comitato per la sicurezza dei Giochi che si sta riunendo e che determina poi il coordinamento del ministero dell’Interno con il ministero della Difesa e tutte le realtà dell’intelligence domestico e internazionale che collaboreranno con gli omologhi degli altri Paesi”.
“Quindi ritengo che questo non possa necessariamente azzerare, ma possa limitare moltissimo i profili di rischio che il nostro ministero dell’Interno, in primo luogo, in tutte le sue articolazioni, ha dimostrato di saper gestire e affrontare con piena efficienza”, afferma Abodi quando si addentra nel descrivere in maniera velata quanto si sta pianificando in vista dei Giochi.
Il riferimento è inevitabilmente alle possibili contestazioni per la partecipazione degli atleti d’Israele (come avviene per il calcio in vista della partita della nostra Nazionale), a ripercussioni plausibili sull’ordine pubblico e la stessa integrità e trasferimento di sportivi e degli stessi spettatori degli eventi.