Centinaia in piazza contro il ddl Sicurezza: “Ci stiamo avvicinando alle leggi fascistissime”

  • Postato il 24 settembre 2024
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  • Di Genova24
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Genova. Centinaia di persone hanno partecipato oggi pomeriggio al presidio organizzato dalla Cgil davanti alla prefettura di Genova per dire no al ddl Sicurezza approvato negli scorsi giorni dalla Camera.

“Si parla spesso di buonismo, questo è un cattivismo veramente raro da trovare – attacca Igor Magni, segretario della Cgil di Genova -. Quest’anno abbiamo ricordato i cent’anni dall’omicidio brutale di Matteotti. Nel Ventennio sono state introdotte le leggi fascistissime. Non voglio fare paragoni azzardati, ma con queste norme iniziamo ad andarci molto vicino. Sono norme fatte per avvicinare questo paese a uno stato di polizia”.

Tra le varie misure, la nuova legge introduce il reato di blocco stradale con condanna fino a 2 anni di carcere se commesso insieme ad altre persone, le proteste in carcere o nei Cpr anche passive diventano punibili fino a 20 anni, fino a 7 anni per le occupazioni abusive, fino a 5 anni per il danneggiamento, fino a 5 anni per l’accattonaggio. Il testo approvato propone un aggravante per la resistenza a pubblico ufficiale commessa “per impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica“.

“Se passasse questa norma protestare per strada per difendere il proprio posto di lavoro sarebbe considerato reato – avverte Magni -. Un disegno di legge liberticida, che introduce norme repressive della libertà dei cittadini, dei lavoratori, degli studenti, che mette le persone in condizioni di avere paura di manifestare, come può accadere nel caso di uno sciopero spontaneo per evitare la chiusura della propria azienda o una protesta contro la costruzione di un’infrastrutture”.

Alcuni episodi della storia recente sarebbero potuti ricadere sotto le nuove fattispecie di reato: “Penso ad esempio ad alcune manifestazioni spontanee dei lavoratori Ansaldo, ma ci sono state decine di situazioni come queste, con piccole aziende che magari hanno chiuso i battenti all’improvviso e i lavoratori che si sono riversati in piazza spontaneamente. Oggi questo, anche di fronte a una resistenza passiva, cioè senza violenza, vorrebbe dire mettersi a rischio di una condanna pesantissima“.

Una delegazione della Cgil di Genova ha condiviso le preoccupazioni di lavoratori e cittadini in un incontro con la prefetta Cinzia Torraco. Dopo la mobilitazione in anticipo lanciata a Genova, “città che è sempre stata promotrice di lotte”, domani sono in programma manifestazioni in tutta Italia contro il ddl Sicurezza. “Se non cambierà questo stato di cose – promette Magni – andremo avanti con la mobilitazione perché questa situazione sta diventando pericolosa e inaccettabile.

Al presidio hanno aderito: Anpi Genova, Arci Genova, Libera Liguria e Genova, Udi Genova, Rete degli Studenti Medi Genova, Giuristi Democratici, MoVimento 5 Stelle Genova, Sinistra Italiana Genova-Liguria, Possibile, Legambiente Liguria Onlus, Linea condivisa, Partito Democratico Genova, Europa Verde, Music for peace creativi della notte, Libertà e Giustizia, Rifondazione Comunista Genova, Giovani Comunisti, Auser Genova e Liguria, Federazione del Tigullio del Partito Democratico, Federazione Tigullio Golfo Paradiso Prc Se, Comitato Scuola e Costituzione Liguria, Sinistra Universitaria – Genova – UDU, Sinistra Anti-capitalista – Circolo di Genova, Comitato Dossetti per la Costituzione, Coordinamento Democrazia costituzionale Genova.

Autore
Genova24

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