Cellulare alla guida, patente ritirata a Davide Calabria
- Postato il 11 agosto 2025
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- Di Virgilio.it
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Dal 1° luglio Davide Calabria è ufficialmente svincolato. Dopo 18 anni vissuti in rossonero, l’ex capitano ha chiuso il capitolo Milan e, archiviata la Coppa Italia alzata a maggio con il Bologna nella finale proprio contro i rossoneri di Sérgio Conceição, sta valutando la prossima tappa, ma oggi fa notizia per altro: una leggerezza al volante costatagli la patente.
Cosa dice la legge
Fine luglio, sera d’estate sul Garda. In via Nazionale a Puegnago del Garda (Brescia) i carabinieri della Compagnia di Salò fermano il difensore in auto, smartphone in mano, e compilato il verbale, gli ritirano subito la patente, oltre a comminargli una multa salata, per un episodio infelice emerso sulle prime pagine dei giornali, con gli stessi elementi, dal luogo alla dinamica, fino al provvedimento.
Dal 14 dicembre 2024 le regole sono cambiate e la mano del legislatore è diventata pesante, prevedendo una sanzione tra 250 e 1.000 euro, cinque punti in meno e sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. E se ci ricaschi entro due anni? Si sale a 350–1.400 euro e stop da uno a tre mesi, con tempi che raddoppiano se l’uso del telefono causa un incidente. Il paradosso sportivo è evidente perché Calabria è uno abituato alle pressioni, data la lunga militanza nel Milan, seguita dallo strappo e dalla parentesi al Bologna culminata con la Coppa Italia.
Oggi, a due settimane dall’inizio della Serie A, il suo nome rimbalza più per una distrazione che per un nuovo contratto, un errore fortunatamente senza strascichi sugli altri utenti della strada e mica era così scontato: in un centro abitato, di notte, un peccato di leggerezza può trasformarsi in un frontale. “Solo un attimo” è la bugia più pericolosa della guida moderna, alzi gli occhi, il telefono vibra, il pollice scorre, e in quei metri ciechi succede di tutto tra strisce pedonali, biciclette e un’auto troppo lenta a frenare.
I dati sugli incidenti suonano un campanello d’allarme, e la stretta sulle normativa serve proprio a riportare la sicurezza lungo le nostre strade. Se devi proprio interagire, usa i comandi vocali nativi della vettura o il vivavoce oppure, meglio ancora, attiva la modalità “non disturbare alla guida” sullo smartphone, in modo da bloccare notifiche e risposte automatiche mentre sei in movimento.
Doppio danno
Nel caso di un professionista, l’effetto boomerang è sia d’immagine sia di portafoglio, tuttavia la lezione è sempre valida. Anche se talvolta la tentazione in coda o al semaforo rischia di essere forte, conviene lasciare telefono in tasca o nel vano chiuso, con notifiche silenziate e la destinazione impostata prima di partire. In viaggio lungo fai una sosta, rispondi e riparti: è più rapido di quanto pensi e ti evita guai.
A 29 anni, con una carriera ancora davanti e un mercato aperto, il prossimo passo di Calabria sarà tornare a far parlare il campo, anziché il verbale. Nel frattempo, avrà occasione di riflettere su quanto lo smartphone sia, sì, un magnifico compagno a bordo, a patto di usarlo in modo consapevole. Appena entra in scena mentre impugni il volante, diventa un cartellino rosso.