Cecilia Sala è stata liberata. Sarà a Roma alle 15,30, ad accoglierla la premier
- Postato il 8 gennaio 2025
- Di Il Foglio
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Cecilia Sala è stata liberata. Sarà a Roma alle 15,30, ad accoglierla la premier
È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Il volo atterrerà 15,30 a Roma Ciampino, ci sarà ad accoglierla la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo comunica in una nota Palazzo Chigi, che spiega come "grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia". La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi". La premier ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa.
La nostra giornalista era stata arrestata dalle autorità iraniane il 19 dicembre scorso a Teheran. E' stata detenuta in una cella singola nel carcere di Evin, il più grande e il più famigerato dei penitenziari della capitale iraniana dove vengono rinchiusi i cittadini stranieri e i dissidenti politici.
Il 30 dicembre il dipartimento generale dei Media esteri del ministero della Cultura e dell'orientamento islamico dell'Iran ha confermato in una nota l'arresto di Sala "per aver violato le leggi della Repubblica islamica dell'Iran".
L’unica ad aver incontrato Cecilia in carcere è stata Paola Amadei, l’ambasciatrice italiana in Iran, che le ha portato conforto e rassicurazioni. Cecilia ha potuto telefonare a casa tre volte, per pochi minuti, una il giorno dopo l’arresto e una il 26 dicembre. Poi, ancora, il primo gennaio. In questi scambi con i familiari, Cecilia ha fatto sapere che nella piccolissima cella dove era detenuta non aveva un materasso e dormiva per terra, sdraiata su una delle due coperte che aveva a disposizione. L'altra le serve per proteggersi dal freddo di Evin. Con parecchio ritardo le sono stati consegnati i beni di prima necessità che l’ambasciata italiana aveva portato alle autorità del carcere iraniano.
Venerdì 3 gennaio, i genitori di Cecilia hanno comunicato il proprio desiderio di astenersi da commenti e hanno chiesto senso di responsabilità, riservatezza e discrezione, anche attraverso un silenzio stampa, per non vanificare gli sforzi delle autorità italiane impegnate nelle trattative delicate, che alla fine hanno portato al risultato di oggi.
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