“C’è stata una rapina in gioielleria, mi consegni tutti i gioielli che devo controllarli”: arrestato 36enne

  • Postato il 24 novembre 2025
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Rapallo. I carabinieri della stazione di Napoli Barra, in collaborazione con i militari della stazione di Rapallo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Genova, a carico di un 36enne italiano, residente a Napoli, per una truffa ai danni di una 78enne con la tecnica del finto carabiniere.

Le indagini sono immediatamente cominciate dopo la denuncia sporta, il 10 ottobre, presso la Stazione Carabinieri di Rapallo, dalla signora, la quale ha riferito di essere stata contattata al telefono da un sedicente carabiniere che l’ha informata di una rapina ad una gioielleria, i cui autori avevano usato la sua autovettura per fuggire. Il finto militare, pertanto, ha chiesto alla donna di mostrargli i preziosi custoditi in casa a un carabiniere, che l’avrebbe raggiunta presso la sua abitazione, al fine di scongiurare sue responsabilità in merito alla rapina. Avrebbe fatto un controllo, così il 36 ha detto alla donna, e poi glieli avrebbe restituiti

In effetti, nelle ore successive, un uomo si è presentato a casa della donna portando via contanti e gioielli, per un valore di oltre 25mila euro, e fuggendo subito dopo. Decisivo l’intervento della figlia dell’anziana che appena saputo dalla madre quello che aveva consegnato ha chiamato i Carabinieri di Rapallo che hanno avviato subito le indagini, riuscendo a localizzare l’uomo che aveva prelevato i beni della signora su un treno diretto a Napoli e facendolo bloccare all’altezza di Roma dai colleghi della Polizia Ferroviaria che, nella circostanza, lo hanno trovato in possesso dello zaino con i proventi della truffa, interamente recuperati e restituiti alla vittima.

Il procuratore aggiunto Federico Manotti ha chiesto e ottenuto dal gip la custodia cautelare in carcere. Il 36enne infatti non solo è un pluripregiudicato per diversi reati, tra cui una truffa del tutto simile, ma avrebbe dimostrato – scrive il pm della richiesta di misura accolta dal giudice dimostrato una elevata capacità criminale. Il giorno della truffa era partito in treno direttamente da Napoli e insieme al complice – al momento rimasto ignoto – ha scelto come vittima “un donna anziana che vive fuori città in casa isolata e quindi particolarmente vulnerabile” e “persona che abita a centinaia di chilometri di distanza dal luogo di residenza dell’indagato, ne ha carpito la fiducia dapprima telefonicamente e quindi presentandosi presso la sua abitazione (dopo aver viaggiato da Napoli a Rapallo) per portare a compimento il reato”

Autore
Genova24

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