Cavi sottomarini danneggiati nel Baltico. Accanto alla Nato adesso si muove anche l’Ue

  • Postato il 21 febbraio 2025
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  • Di Formiche
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Le autorità svedesi hanno avviato un’indagine su un sospetto caso di sabotaggio di un cavo di telecomunicazioni sottomarino nel Mar Baltico. La guardia costiera del Paese ha inviato una nave nella zona interessata, vicino all’isola svedese di Gotland, dove negli ultimi mesi sono stati segnalati danni a diverse infrastrutture sottomarine, dopo che l’operatore finlandese Cinia ha dichiarato di aver rilevato danni minori al cavo in fibra ottica C-Lion1, che collega la Finlandia alla Germania. Nonostante il danno ricevuto, il cavo sta continuando comunque a funzionare normalmente. Questo incidente segna la terza volta in pochi mesi che la stessa infrastruttura subisce danni, dopo la completa rottura avvenuta a novembre e dicembre 2024.

L’area del Mar Baltico è sotto stretta sorveglianza da parte della Nato, che ha intensificato la sua presenza in risposta a una serie di incidenti che hanno coinvolto cavi elettrici, di telecomunicazioni e gasdotti dal 2022, anno dell’invasione russa dell’Ucraina. Molti di questi danni sono stati attribuiti a navi civili che hanno accidentalmente trascinato le ancore sui cavi, ma alcuni episodi restano ancora avvolti nel mistero e sono oggetto di indagine. Il sospetto è che dietro queste azioni ci sia Mosca, e che questi sabotaggi rientrino nella più ampia strategia di hybrid warfare perseguita dal Cremlino contro i Paesi occidentali. Tuttavia, al momento non ci sono prove tangibili che dimostrino la responsabilità russa in simili episodi.

L’operatore finlandese Cinia ha dichiarato di aver rilevato danni minori al cavo in fibra ottica C-Lion1, che collega la Finlandia alla Germania. Nonostante il danno ricevuto, il cavo sta continuando comunque a funzionare normalmente. Questo incidente segna la terza volta in pochi mesi che la stessa infrastruttura subisce danni, dopo la completa rottura avvenuta a novembre e dicembre 2024.

Le autorità di Stoccolma, responsabili della conduzione delle indagini poiché il danno si è verificato nella zona economica svedese, hanno dichiarato che il caso è stato classificato come “sabotaggio sospetto”. Tuttavia, non sono ancora stati identificati sospettati e l’inchiesta mira a chiarire l’origine e l’entità del danno, oltre a stabilire se si tratti di un episodio recente o meno. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato che il governo sta seguendo da vicino la situazione e che la questione deve essere valutata nel contesto dell’attuale crisi di sicurezza. Nel frattempo, la guardia costiera svedese ha inviato la nave “Kbv 003” nella zona a est di Gotland per assistere nelle indagini sul luogo del possibile sabotaggio.

L’incidente si inserisce in un quadro di crescente preoccupazione per la sicurezza delle infrastrutture critiche sottomarine in Europa. La Commissione Europea ha annunciato un piano per rafforzare la sorveglianza sui cavi sottomarini e per creare una flotta dedicata alla riparazione di emergenza. Il progetto include un hub specifico per il Mar Baltico con l’obiettivo di rilevare potenziali minacce prima che si verifichino danni, come specificato dalla Vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen. Anche la Nato ha aumentato la sua presenza nell’area con l’operazione “Baltic Sentry”, un’iniziativa di pattugliamento e sorveglianza mirata alla protezione delle infrastrutture critiche nella regione.

Autore
Formiche

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